lunedì, 29 Aprile 2024

Bonifici istantanei obbligatori: occhio alle truffe

Sommario

Aumenta il rischio frodi con la diffusione dei bonifici istantanei. Tenerle a bada è una sfida crescente per i PSP (fornitori di servizi di pagamento) europei. I consumatori subiscono l’onere delle frodi sia direttamente, per via delle truffe, sia indirettamente, attraverso i costi associati alla rilevazione e alla prevenzione. Il nuovo Regolamento sui bonifici istantanei, vagliato dal Consiglio Europeo a maggio 2023, porterà benefici significativi per i consumatori e introdurrà nuove responsabilità per gli istituti di credito. L’obiettivo principale è rendere più rapido e sicuro l’utilizzo delle transazioni istantanee, oltre a uniformare i costi associati.

L‘Italia nel 2022 ha registrato 364 milioni di pagamenti immediati con la previsione di raggiungere quota 787 milioni nel 2027 (ACI Worldwide). «Già oggi beneficiamo di un’ampia gamma di eccellenti soluzioni di pagamento, tra cui le offerte relative ai bonifici istantanei fornite dalle nostre banche. Molte di queste li hanno implementati a partire dal lancio nel 2017. E come indicano le cifre citate, tali prodotti sono già oggi piuttosto popolari». Dice Daniela Vinci, Country Representative EBA CLEARING. I bonifici istantanei sono una soluzione moderna per un mondo sempre più digitalizzato. Velocizzano le transazioni finanziarie liberando risorse e contribuendo alla crescita economica; favoriscono competitività e innovazione. Insieme all’open banking, diversificano le modalità di pagamento per le attività commerciali sia online sia offline.

Effettuare transazioni sarà più semplice per i consumatori, anche a seguito della normativa sui bonifici istantanei?

«Ciò che cambierà con il Regolamento, sarà l’introduzione dell’obbligo per tutte le banche in Europa di riceverli e inviarli. Gli istituti di credito saranno inoltre obbligati a fornire alcuni strumenti di contrasto alle frodi a livello continentale.  Ciò aumenterà ulteriormente la portata e la sicurezza dei servizi che si avvalgono del pagamento istantaneo. Probabilmente aprirà la strada a un’esperienza ancora più fluida, per esempio attraverso l’introduzione della Request to Pay, schema promosso dall’EPC (European Payments Council)».

Il Request to Pay prevede che il beneficiario invii un ordine per una specifica transazione da parte di un pagatore. Il sistema fornisce una richiesta digitale che il debitore riceverà sul proprio dispositivo mobile. La richiesta potrebbe arrivare su un’applicazione di mobile banking o tramite una fintech di terze parti. Il pagatore può quindi accettare o rifiutare l’ordine di pagamento. A seconda della regione, può includere i dettagli della transazione, la data di scadenza o altri dettagli della fattura. Se il debitore approva il pagamento, viene avviato un trasferimento in tempo reale al beneficiario.

LA SITUAZIONE IN EUROPA

Il 71% dei PSP offre la possibilità di effettuare bonifici istantanei, al termine del 2022. Questi ultimi rappresentano il 14% dell’intero volume in euro nell’Unione. In Italia, la situazione appare meno incoraggiante: pur avendo un numero consistente di PSP aderenti (288 su 400, corrispondenti al 72%), i bonifici istantanei costituiscono solo il 5% del totale. Secondo quanto riferito dal Vicedirettore Generale della Banca d’Italia durante un’audizione nel mese di aprile del 2023. I motivi possono essere attribuiti a vari fattori: una certa riluttanza da parte dei consumatori, preoccupati per il rischio di frode. La minore adozione di questo strumento da parte delle banche di piccole dimensioni, che potrebbero avere meno risorse da destinarne all’implementazione. Un costo generalmente superiore rispetto al bonifico tradizionale. Infatti, l’obiettivo principale del nuovo Regolamento è quello di rimuovere gli ostacoli che impediscono la diffusione dei pagamenti istantanei e dei loro vantaggi. L’idea è quella di renderli disponibili senza costi aggiuntivi, sicuri e trattati senza ostacoli in tutta l’UE.

Quali sfide apre per una banca la normativa?

«Poiché la disponibilità e l’esperienza nei pagamenti istantanei differiscono da una banca all’altra, anche le sfide che il Regolamento pone cambiano in base all’istituto. Molte trovano impegnative le tempistiche ristrette prescritte per l’implementazione. E tutti hanno difficoltà con il compito di gestire la verifica della corrispondenza IBAN/nome a livello europeo, che oggi non esiste e dovrà entrare in vigore 18 mesi dopo l’adozione del Regolamento. Ma questa è un’area in cui EBA CLEARING potrà aiutare le banche, grazie alla sua funzionalità Fraud Pattern and Anomaly Detection (FPAD)».

In che cosa consiste il “Fraud Pattern Anomaly Detection” (strumento per tutelare la clientela dalle frodi)?

«Prevede un’ampia gamma di strumenti di contrasto alle frodi che offriamo agli utenti dei servizi STEP2 SCT e RT1 (infrastrutture di pagamento), per l’elaborazione rispettivamente di bonifici tradizionali SEPA e bonifici istantanei. Il lancio è previsto per marzo 2024. FPAD è un progetto per assistere i fornitori di servizi nell’ affrontare i rischi di frode nei pagamenti fornendo informazioni aggiuntive basate su una visione d’insieme relativa alle attività di pagamento, che integra e ottimizza gli strumenti di rilevamento delle frodi già in uso presso i singoli PSP. C’è il rischio sostanziale che un incremento dei pagamenti istantanei si accompagni a un aumento dei pagamenti fraudolenti, poiché consentono ai truffatori di trasferire denaro immediatamente e le possibilità di recuperare questi fondi sottratti sono inferiori. Pertanto, ridurre al minimo le frodi sarà fondamentale per il successo dell’ulteriore sviluppo dei pagamenti istantanei».

In cosa consiste convalidare le informazioni relative ai conti con un controllo IBAN/Nome e come mai è così importante?

«Il controllo IBAN/Nome è un servizio di verifica del beneficiario offerto dai PSP ai loro clienti pagatori, che garantisce che siano informati se il nome che hanno fornito per un beneficiario corrisponde al nome comunemente utilizzato per un dato conto. Questo controllo è importante perché può contribuire a ridurre i casi di frode nei pagamenti d’iniziativa dei pagatori e da questi autorizzati, perché indotti a credere che stanno trasferendo denaro a una controparte legittima, mentre in realtà stanno inviando il pagamento a un frodatore.  FPAD offrirà ai PSP la verifica del beneficiario, ma gli strumenti di valutazione del conto prevederanno molto di più: forniranno anche diversi indicatori di rischio relativamente a frodi e anomalie che aiuteranno i PSP a ridurle. Ad esempio, approfondimenti rispetto alla domanda se il conto del beneficiario ha generato richieste di restituzione del bonifico con causale “frode” o se l’attività del conto è cambiata di recente in modo significativo. Queste informazioni supplementari aiuteranno i PSP a prendere decisioni efficaci nell’ambito delle loro attività di contrasto».

In che modo è possibile portare gli instant payments oltre l’area SEPA?

«Ci sono diverse iniziative per portare i pagamenti istantanei al di fuori dell’area SEPA. Insieme a The Clearing House (TCH), che ha sede negli Stati Uniti, EBA CLEARING ha lavorato a un’iniziativa in quest’ambito, denominata: Immediate Cross-Border Payments o, in breve, IXB. In una prima fase, IXB si concentrerà sul corridoio valutario del dollaro USA e dell’euro, sfruttando i sistemi di pagamento in tempo reale esistenti: RTP® negli Stati Uniti, gestito da TCH, e RT1 in Europa, gestito da EBA CLEARING.

Un esercizio di Proof of Concept è stato completato con successo e ha dimostrato che il Regolamento dei pagamenti in RTP® e in RT1 può essere sincronizzato per garantire la certezza dell’esecuzione immediata delle transazioni istantanee in valuta incrociata».

A livello di infrastrutture, necessarie per garantire il servizio di pagamento istantaneo in maniera efficiente e prevenire frodi, ci sono interventi necessari da fare?

«Data la velocità e la disponibilità 24 ore su 24, 7 giorni su 7, dei pagamenti istantanei, è necessario concentrarsi costantemente sull’ottimizzazione delle prestazioni operative dell’infrastruttura sottostante e dei partecipanti ad essa connessi. Investiamo notevoli sforzi nella collaborazione con la nostra comunità di partecipanti per garantire che gli scarti siano limitati e per assicurare un’elevata disponibilità dell’operatività sia di RT1 e sia dei suoi utilizzatori per un’elaborazione end-to-end rapida e senza ingorghi. Come accennato in precedenza, un’altra delle nostre priorità principali è quella di supportare i nostri partecipanti nelle loro attività di lotta alle frodi, integrando la visibilità di cui dispongono rispetto ai rischi potenziali con i modelli e le anomalie che osserviamo in STEP2 e RT1. Unendo le forze su questi importanti aspetti e implementando la funzionalità a livello paneuropeo, riteniamo che la nostra comunità di utenti possa fare la differenza nel contrasto alle frodi nell’ambito dei pagamenti».

Come vede l’evoluzione del settore dei pagamenti nei prossimi 5 anni?

«Tra cinque anni, i volumi dei pagamenti istantanei in Europa probabilmente aumenteranno molto, ma continueranno a coesistere con altri mezzi, come il bonifico tradizionale SEPA e gli addebiti diretti, ma anche i contanti e le carte. L’ubiquità dei pagamenti istantanei sarà una pietra miliare per la creazione di soluzioni di pagamento paneuropee per gli utenti finali, che beneficiano delle funzionalità principali offerte: trasferimento di denaro in tempo reale, disponibilità immediata dei fondi da parte del beneficiario e operazioni 24 ore su 24, 7 giorni su 7. L’aggiunta di un livello di autorizzazione come la Request to Pay in tutta Europa consentirà al settore di sviluppare soluzioni che soddisfino in modo ottimale le esigenze dei clienti, soprattutto in termini di convenienza e sicurezza». ©

📸 Credits: Canva.com

Articolo tratto dal numero del 1 febbraio 2024. Abbonati!

Laureato in Economia, Diritto e Finanza d’impresa presso l’Insubria di Varese, dopo un'esperienza come consulente creditizio ed un anno trascorso a Londra, decido di dedicarmi totalmente alla mia passione: rendere la finanza semplice ed accessibile a tutti. Per Il Bollettino, oltre a gestire la rubrica “il punto sui Mercati”, scrivo di finanza, crypto, energia e sostenibilità. [email protected]