Definizione: con il termine riscatto laurea, si indica il riconoscimento degli anni di studi universitari come periodo cumulabile ai fini pensionistici.
Spiegazione: il riscatto della laurea consente di versare una somma e trasformare in contributi la durata della propria istruzione terziaria. La misura non prevede il calcolo dei periodi fuori corso. È possibile far rientrare nel computo da 2 a 10 anni di formazione. A titolo esemplificativo si può volerne usufruire per “scontare” 3 anni accademici con un salario da 1.000 euro mensili: 13mila euro l’anno (simulazione in basso). Senza riscatto si percepirebbero 12.350 euro l’anno. Con il riscatto agevolato 13.740 euro, versando all’INPS 17.328 euro rateizzabili fino a 144 euro al mese per 10 anni. Con il riscatto ordinario si percepirebbero 13.380 euro annui pagando 12.870 euro: fino a 120 rate mensili da 107 euro. Per usufruirne serve fare richiesta online all’INPS.
È come se una nonna (L’INPS) dicesse ai propri nipoti di curare l’agrumeto di famiglia e raccogliere i mandarini (PAGARE I CONTRIBUTI) per tre settimane. Per apprendere le tecniche migliori i ragazzi seguirebbero dei corsi di agronomia (LAUREA). La nonna concederà loro la possibilità di recuperare il tempo speso nella formazione. Se vorranno saranno esentati dal lavorare l’ultima settimana a patto che raccolgano e consegnino più mandarini (RISCATTO LAUREA). ©
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