Definizione: con il termine pensione integrativa, si indica una somma di denaro che il contribuente riceve dopo aver investito i risparmi in forme di previdenza complementari.
Spiegazione: per integrare la propria pensione di base (che viene erogata obbligatoriamente dallo Stato) è possibile attivare dei fondi previdenziali privati. Sono diverse le soluzioni offerte, in generale i contributi versati volontariamente vengono investiti e le rendite consegnate al risparmiatore quando va in pensione (anche prima per casi particolari). Le somme che il lavoratore o lo studente investe saranno accantonate per poi essere accreditate in un momento successivo. Le modalità cambiano in base alle esigenze del contribuente. Entro la soglia dei 100mila euro il pensionato sceglie se farseli dare subito tutti o se prenderli a rate, con una rendita mensile. Dopo i 100mila euro se ne può prendere solo una parte tutta insieme, il resto va rateizzato. Tale strumento consentirà all’anziano di ricevere una pensione adeguata al tenore di vita che ha scelto di mantenere dopo aver cessato l’attività lavorativa.
È come se una nonna (LO STATO) volesse pagare al nipote il mutuo per acquistare la casa (PENSIONE), ma non avesse abbastanza soldi per coprire le spese. Il ragazzo prima di comprare l’immobile metterà del denaro da parte (FONDO PREVIDENZA COMPLEMENTARE). Tali risorse mensilmente (PENSIONE INTEGRATIVA) saranno unite a quelle della nonna (PENSIONE DI BASE) per saldare le rate. ©
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