giovedì, 14 Novembre 2024

Non solo turismo, il mare fattura anche con le energie rinnovabili

Sommario
rinnovabili mare

Boom nel settore dell’energia rinnovabile marina. Il comparto mostra ottime performance con un fatturato che in Europa è volato da 91 milioni di euro nel 2009 a 3,4 miliardi di euro nel 2021. Una crescita esponenziale che traina la transizione ecologica della Blue Economy del Vecchio Continente. Lo sviluppo di tecniche innovative attira investimenti pubblici e privati lasciando spazio a floride prospettive per il futuro soprattutto sul fronte occupazionale. A testimoniarlo è la relazione dell’UE sull’Economia Blu 2024 della Direzione generale degli Affari marittimi e della pesca della Commissione europea e dal Centro comune di ricerca (CCR).

Dal mare l’energia eolica

L’energia eolica offshore con le pale ancorate ai fondali è la tecnologia attualmente più utilizzata tra le fonti rinnovabili marine. Si stanno però lentamente diffondendo anche le piattaforme galleggianti che ospitano le turbine alimentate dal vento. I 18 Gigawatt prodotti e venduti in 11 Stati membri hanno generato un fatturato di quasi 26 miliardi di euro e profitti pari a 2,4 miliardi di euro nel 2021. Gli impianti danno occupazione a 14.300 persone con un salario medio annuo di 63.800 euro.

Energia oceanica

L’alternativa all’industria eolica offshore è data dai progetti di energia oceanica che sfruttano le maree, le onde, la conversione dell’energia termica e la salinità delle acque. Il metodo più redditizio a livello commerciale è quello della produzione di energia mareomotrice, ma la diffusione di tali impianti è frenata dal significativo impatto che hanno sull’ambiente circostante. L’Unione Europea nel settennato 2014-2020 ha finanziato la maggior parte delle fonti rinnovabili di energia oceanica investendo 185 milioni di euro. Di questi 92 milioni di euro sono stati destinati all’implementazione di infrastrutture per lo sfruttamento dell’energia generata dalle maree e 86 milioni di euro per quelle che usano il moto ondoso.

Il potere della desalinizzazione

Lavorando sulle differenze di contenuto salino tra acqua dolce e acqua salata è possibile creare energia. Una tecnica usata praticamente solo in Europa che detiene a livello globale il 100% degli impianti che sfruttano questa metodologia. Si tratta di un settore al momento nelle prime fasi di sviluppo che sta fornendo diverse opportunità occupazionali nel settore della ricerca ed è destinato a dare origine a piccole e micro imprese specializzate. Un universo in continua evoluzione che si espande nel tentativo di conciliare remuneratività e sostenibilità. ©

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