La Salute si candida a diventare protagonista del Mercato. Negli ultimi mesi il ventaglio di fondi ed ETF che rientrano nella macro area Health e Pharma a disposizione degli investitori si è allargato sempre più. Sono oltre 60 gli asset acquistabili nella Borsa Italiana, 21 dei quali hanno ottenuto un Morningstar Medalist Rating positivo. La maggior parte sono ETF e hanno spese correnti che oscillano tra lo 0,25% e lo 0,68%. Il settore con il miglior Medalist Rating (Gold) è il fondo Polar Capital Healthcare Discovery Fund Class I Acc. Gli investitori non sembrano però ancora molto ottimisti sul futuro del comparto. Una tendenza che, insieme alla lenta crescita del Mercato farmaceutico e alla scadenza di diversi brevetti, ha rallentato l’indice MSCI World/Pharmaceuticals, che ottiene performance lievemente sottotono rispetto alla media globale.
I trend del settore Pharma
Nell’ultimo anno i titoli del settore Pharma hanno avuto prezzi inferiori rispetto alle loro valutazioni storiche. Non per nulla, il rapporto Price/Earnings è sceso costantemente sotto il valore medio degli ultimi 25 anni (15,9). Quanto agli utili attesi per il futuro, il multiplo per i farmaceutici è di dieci (Morningstar Direct e S&P CapIQ). Un trend che però potrebbe presto invertirsi. L’invecchiamento della popolazione, la sempre maggiore diffusione dell’AI a lungo periodo sono solo alcuni dei temi di investimento che favoriranno la crescita delle società farmaceutiche e il ritorno di interesse della Borsa. Le aziende del settore beneficeranno di una crescita media dei ricavi del 3,5% al 2027, secondo le stime (Morningstar), ma nel 2028 ci sarà un lieve calo a causa del maggior numero di scadenze dei brevetti dal 2010 a oggi.
Pharma, Biotech e Medtech, tutte le differenze
«C’è da fare una distinzione fra il settore Pharma, Biotech e Medtech», sottolinea Andrea Sacha Togni, CEO e Partner di BCO Swiss Family Office. «Il primo, dopo un momento di grande forza legato o derivante dalla pandemia, è stato preferito da altri settori. Quanto a Biotech e Medtech, si tratta di comparti fortemente influenzati dal costo del denaro, poiché spesso caratterizzati da società, spesso medio-piccole e nella loro fase iniziale di crescita, per le quali il costo del denaro ha un’influenza diretta. La recente tendenza di normalizzazione dell’inflazione e di taglio dei tassi di interesse ha riportato l’attenzione degli investitori a un settore le cui valutazioni sembrano avere potenziale interessante di recupero», continua Togni, che ha di recente contribuito alla pubblicazione del libro La medicina di Dio. Istruzioni di medicina naturale dalla Bibbia di Peter Kash, Shmuel Einav e Linda Friedland, edito da Fontana Edizioni.
«La pubblicazione del libro ha avvicinato BCO Swiss Family Office agli investimenti nella ricerca contro i tumori attraverso l’impact investing (finanza d’impatto, ndr), che significa investire in imprese, organizzazioni e fondi con l’obiettivo di generare un impatto sociale e ambientale positivo. Nel nostro caso, è lo sviluppo di tecnologie per la cura dei tumori. Investiamo in questo settore anche per contribuire, con il potere finanziario del settore privato, alla creazione di soluzioni che avranno un impatto positivo sulla vita di tutti. Questa attività è quindi misurabile e compatibile con un rendimento economico che va oltre il semplice ritorno finanziario».
È possibile prevedere un aumento degli investimenti nel settore Pharma nel 2025?
«Dopo la fiammata 2021 e 2022, l’inflazione sembra continuare in direzione di una sua normalizzazione, che ha portato diverse banche centrali a ritoccare al ribasso i tassi di interesse, fattore positivo per i Mercati obbligazionari e azionari. Questo scenario macroeconomico è denominato “Goldilocks”: un’economia che cresce a un ritmo sostenibile, non troppo velocemente da causare inflazione, né troppo lentamente da causare recessione. È quindi una condizione ideale di equilibrio. I Mercati finanziari apprezzano stabilità e prospettive chiare: è pertanto ipotizzabile che, se questo trend continuerà secondo le prospettive attuali, gli investimenti finanziari potranno continuare a beneficiarne. In BCO manteniamo una visione costruttiva e coerente con gli obiettivi dei vari profili, sia nel comparto obbligazionario – favorito dallo scenario di disinflazione – sia in quello azionario, più legato agli utili aziendali».
A guidare la crescita di lungo periodo del settore c’è anche l’aumento della popolazione anziana. Nel 2050 una persona su cinque che vive nei Paesi sviluppati avrà più di 60 anni. Inoltre, in queste aree il numero degli ultraottantenni aumenterà di quattro volte (OMS).L’invecchiamento della popolazione farà aumentare la percentuale di persone affette da Alzheimer o con deterioramento cognitivo, che salirà dal 5% del 2020 al 9% entro il 2060 (Morningstar). Questo fa sì che le aziende biofarmaceutiche debbano intensificare gli investimenti in ricerca per soddisfare un bisogno medico crescente.
Una tendenza che osserviamo già oggi. Oncologia, neurologia e obesità sono i Mercati su cui queste imprese stanno investendo maggiormente, puntando anche su operazioni di M&A. In particolare, in questo decennio la ricerca si concentrerà sulla neurologia. Una fetta importante della spesa farmaceutica sarà destinata al campo della sclerosi multipla. Un ambito in cui gli inibitori della tirosina chinasi di Bruton (BTK) potrebbero rappresentare una notevole novità. Ma l’inverno demografico mette anche sotto pressione maggiore la già fragile salute pubblica.
Oggi il sistema sanitario fatica sempre più a gestire la mole di pazienti. Cosa si intende per medicina naturale della Bibbia e come può aiutare?
«Per una vita sana e longeva, le più moderne ricerche scientifiche hanno dimostrato l’importanza di una vita sessuale appagante, movimento, un’alimentazione equilibrata e meditazione. Questi principi erano già contenuti nei paragrafi più antichi della Bibbia. Questo volume non è un libro di religione, ma rappresenta piuttosto un affascinante dialogo tra passato e presente, che trova spazio e risonanza anche nell’edizione italiana. I tre autori del libro, con un approccio scientifico e privo di dogmi, esplorano in modo chiaro e diretto le connessioni tra la scienza moderna e le tradizioni del passato, molte delle quali esposte nei testi biblici, offrendo una prospettiva affascinante attraverso i Libri Sacri. Le evidenze scientifiche sempre più numerose dimostrano che una cura attenta della propria salute è correlata alla longevità. In tal senso, può contribuire a ridurre la dipendenza dal sistema sanitario».
Lo stress è uno dei mali del nostro tempo. Spesso ci affligge in maniera inconsapevole, con conseguenze importanti sulla nostra salute psichica e fisica. Una diversa attitudine può aiutare a contrastarlo?
«Nel libro gli autori suggeriscono un approccio olistico per contrastare lo stress, basato su antichi principi biblici corroborati dalle moderne ricerche scientifiche. Un approccio diverso, come quello proposto nel libro, considera come diversi elementi non solo migliorano il benessere fisico, ma anche quello mentale, aiutando a ridurre i livelli di stress. La meditazione, ad esempio, è una pratica antica che trova spazio nei testi biblici e che la scienza moderna ha dimostrato essere efficace nel ridurre l’ansia e migliorare la salute mentale. Inoltre, il libro esplora come una connessione spirituale e una vita vissuta secondo valori e principi morali possano fornire un senso di pace interiore e stabilità emotiva. Vivere in armonia con questi principi può portare a una maggiore consapevolezza di sé e una migliore gestione dello stress. Adottando queste pratiche e integrandole nella vita quotidiana, è possibile creare una solida base per il benessere psichico e fisico». ©
Articolo tratto dal numero del 1 settembre 2024 de il Bollettino. Abbonati!
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