giovedì, 5 Dicembre 2024

Il futuro di Crypto e Bitcoin con Trump Presidente

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Trasformare l’America in un hub globale per il Bitcoin e il mondo Crypto: è questa la promessa del neo eletto Presidente USA Donald Trump, che ha battuto la democratica Kamala Harris. Conferenze e discorsi infuocati hanno acceso speranze nei fan delle criptovalute verso un cambio di rotta radicale per l’industria del settore, spesso frenata dalla rigida regolamentazione della SEC. Ma c’è chi si chiede se il tycoon sarà davvero all’altezza delle aspettative

Donald Trump: una rivoluzione decentralizzata tra Crypto e Bitcoin

Durante la conferenza di Nashville, in Tennessee, di fine luglio, Trump ha dichiarato con convinzione il suo progetto di fare degli Stati Uniti il fulcro mondiale dell’Industria Crypto. 

Ha promesso che, se rieletto, avrebbe cambiato radicalmente la reputazione di Bitcoin, trasformandolo da “denaro degli hacker” in un asset riconosciuto e rispettato a livello internazionale.

Trump ha inoltre delineato il primo passo della sua strategia: firmare un ordine esecutivo che richiederebbe al Dipartimento di Giustizia di trasferire i presunti 204.000 Bitcoin custoditi dalla Federal Reserve, in una riserva strategica nazionale. 

La mossa ha un duplice obiettivo: da un lato, consolida la posizione di Bitcoin come bene strategico e, dall’altro, segna una svolta per il Settore sotto il controllo di una Nazione potente come gli Stati Uniti. 

Secondo il repubblicano, un’azione simile non solo dimostrerebbe l’impegno concreto del Governo verso l’adozione delle criptovalute, ma rappresenterebbe anche un segnale di leadership economica in grado di influenzare le scelte di altre Nazioni e dare al dollaro – che oggi a seguito della sua vittoria ha visto un’impennata nei confronti delle altre valute – un nuovo strumento di affiancamento nel contesto finanziario globale.

La promessa di rivoluzionare la SEC 

Tra i suoi obiettivi, c’è l’eliminazione di quelle che considera “barriere burocratiche” eccessive, che da tempo ostacolano lo sviluppo del settore. Trump ha criticato la SEC (Securities and Exchange Commission) e il suo chairman, Gary Gensler, che secondo lui ha mantenuto un atteggiamento fin troppo aggressivo.

Gensler, infatti, è visto come un ostacolo dai fautori del mondo decentralizzato. Durante il suo mandato alla SEC, ha bloccato ripetutamente le richieste di approvazione per ETF (Exchange Traded Funds) su Bitcoin e Ethereum, facendo leva su argomentazioni riguardanti la volatilità del settore e i rischi per il sistema finanziario tradizionale.

Questo approccio ha generato critiche accese. I sostenitori del Bitcoin accusano la SEC di abuso di potere e di rallentamento di una tecnologia che può fare dell’America una potenza finanziaria all’avanguardia. Trump ha dichiarato di voler intervenire su questo fronte, eliminando le restrizioni che frenano il potenziale innovativo delle criptovalute.

Bitcoin da record: la spinta dei Mercati dopo la vittoria di Trump

Nel frattempo, il Mercato Crypto ha reagito con forza, trainato da un Bitcoin che ha toccato nuovi picchi storici. Dopo aver superato i 75.000 dollari, Bitcoin ha registrato un balzo del 9%, infrangendo il record precedente di 73.797 dollari e fissando un nuovo massimo di 75.353 dollari. 

Le prospettive di una politica favorevole alla decentralizzazione e alla crescita del settore aumentano grazie al rally della Crypto più importante al Mondo.  ©

📸 Credits: Canva pro

Imparare cose nuove e poi diffondere: è questo il mio obiettivo. Proprio questo mi ha portato ad approfondire il mondo del web3, della finanza digitalizzata e delle crypto. Per il Bollettino mi occupo di raccontare una realtà ancora poco conosciuta in Italia, ma con un grande potenziale.