giovedì, 5 Dicembre 2024

Donato, OCF: «Truffe finanziare? Ecco perché informarsi fa la differenza»

Sommario

Gli investimenti digitali e online presentano diverse opportunità, ma anche molti rischi. Le truffe finanziarie, in particolare, mettono in pericolo i capitali di risparmiatori e investitori privati, soprattutto di quelli meno esperti e attenti. Per questo, occorre muoversi con consapevolezza, conoscenza e cautela. In caso di dubbi, noi de il Bollettino mettiamo a disposizione dei lettori un servizio di confronto con consulenti esperti: la nostra Linea Diretta. Per contattarci, basta scriverci sui canali social o a [email protected]

«È fondamentale essere prudenti e informati per evitare di cadere in possibili trabocchetti e raggiri», dice Maurizio Donato, Vicepresidente OCF, l’Organismo di vigilanza dell’Albo dei consulenti finanziari. «Seguendo precise linee guida di sicurezza e verificando sempre l’affidabilità degli intermediari, gli investitori possono proteggere i propri soldi e investire con maggiore tranquillità».

In alcuni Paesi asiatici, come Birmania, Laos, Cambogia, già sorgono delle vere e proprie scam city, città delle truffe digitali (finanziarie e sentimentali), che colpiscono in tutto il mondo. Ma le minacce arrivano anche da altri Paesi, ad esempio Russia, Cipro e vari paradisi fiscali in testa.

Come difendersi dal grande giro di truffe finanziarie

Si calcola che questo tipo di truffe lo scorso anno abbiano incassato 64 miliardi di dollari a livello globale. In Italia, secondo i dati della Polizia Postale, oltre 12 milioni di cittadini sono già stati vittime di truffe o tentativi di frode almeno una volta. Solo nel 2022 ci sono state 15mila truffe telematiche, per un bottino totale di 120 milioni di euro. Con frodi e cifre che continuano a crescere. Nel primo semestre di quest’anno, queste truffe hanno colpito 14mila italiani (+10% rispetto al 2023), per un totale di 114 milioni di euro (+70% in un anno).

L’esercizio abusivo delle attività d’investimento in Italia è un reato punito con la reclusione fino a 8 anni, secondo l’art. 166 del Testo Unico della Finanza (TUF). La Polizia Postale ha già bloccato e oscurato oltre 500 siti implicati in truffe finanziarie. Tra questi, molti diffondono video manipolati con software di Intelligenza artificiale, spesso mostrano personaggi famosi in comunicazioni artefatte che promuovono servizi di Trading ingannevoli. Altre volte i contatti arrivano direttamente sullo smartphone e via Social.

Quali sono i segnali d’allarme per identificare una truffa negli investimenti online?

«Ad esempio, richieste di denaro per accedere a guadagni straordinari; pressione a prendere decisioni veloci, immediate, promesse di rendimenti alti e garantiti. Ma anche documentazione scarsa o assente sulle operazioni proposte, offerte di Bitcoin o azioni in regalo o super convenienti e proposte di investimenti con il miraggio di tassi di rendimento eccezionali. Ci sono poi le richieste per pagare tariffe o commissioni per sbloccare somme presenti su un conto finto. E molto altro ancora».

Rivolgersi sempre a realtà finanziarie qualificate

C’è un modo per proteggersi da queste frodi?

«È fondamentale rivolgersi sempre e solo a realtà finanziarie e intermediari autorizzati e qualificati. In Italia, la gestione dei servizi e delle attività d’investimento nei confronti del pubblico è riservata ai soggetti autorizzati dalla CONSOB, la Commissione nazionale per le società e la Borsa, e gli elenchi ufficiali si trovano sul suo sito web. Le società non iscritte negli elenchi pubblicati dall’Autorità non sono autorizzate come imprese d’investimento. In questo caso, è possibile fare una segnalazione con un apposito modulo di reclamo. Anche le banche sono autorizzate a prestare servizi d’investimento, è quindi utile e importante consultare gli elenchi pubblicati sul sito della Banca d’Italia».

E poi?

«Non agire d’impulso e sotto pressione. Ma prendersi il tempo necessario per tutte le verifiche da fare per conto proprio e direttamente alla fonte. Utilizzare strumenti di pagamento sicuri e tracciabili. Fare investimenti e Trading solo con Broker e su piattaforme conosciute e di provata affidabilità. Non cadere nell’ulteriore trappola dei frodatori che richiedono il pagamento di ulteriori somme per sbloccare i rimborsi. Sono solo un altro step delle truffe finanziarie».

Fare tutte le verifiche necessarie prima di investire

Come fare le dovute verifiche, prima di investire?

«Chiedendo all’interlocutore tutta una serie di informazioni. Ecco quali: specificare ogni dettaglio della società finanziaria, se è autorizzata ufficialmente a operare, chi ha dato l’autorizzazione, richiedere il numero di autorizzazione e informazioni sul dominio web autorizzato. È utile anche chiedere dove si trova la sede legale della società e del dominio. E poi effettuare autonomamente controlli indipendenti, anche semplici e basilari, sul web».

Ci spieghi meglio

«Per esempio verificare sul sito dell’Autorità di vigilanza competente che dovrebbe avere autorizzato il soggetto a offrire servizi finanziari, anche per controllare attraverso quali siti e domini ufficiali la società opera effettivamente. Ciò per evitare i cosiddetti siti clone, cioè operatori abusivi che usano siti e domini con una denominazione simile a quella dei soggetti autorizzati, per trarre in inganno. Se possibile, consultare il registro delle imprese del Paese in cui il soggetto online dichiara di avere la propria sede legale e verificare attentamente le informazioni relative, come denominazione precisa, luogo della sede e altri dati. Si può anche inserire il nome dell’azienda o del suo sito in un motore di ricerca, come Google, e controllare i principali risultati pubblicati nei forum, blog e altro sul web».

Fare riferimento alle autorità competenti

Come è possibile controllare se il soggetto che propone l’investimento sia già stato segnalato dalle autorità competenti?

«Per quanto riguarda l’Italia, per difendersi dalle truffe finanziarie si può ad esempio consultare la sezione Avvertenze ai risparmiatori del sito CONSOB e verificare se l’Autorità abbia emesso un avviso relativo al soggetto che offre servizi finanziari, o abbia disposto la cessazione della sua attività gestita online attraverso un sito web. Si può poi controllare anche la sezione Avvertenze e pubblicazioni per gli investitori del sito web dell’ESMA, l’autorità europea degli strumenti finanziari e dei Mercati, e verificare se altre autorità di vigilanza europee abbiano pubblicato avvisi e segnalazioni».

E per una verifica a livello globale?

«In questo caso, è possibile consultare la sezione Investor protection e Investor alerts portal del sito IOSCO, l’International organization of securities commissions, e verificare se il soggetto che offre servizi finanziari sia stato diffidato da altre autorità mondiali omologhe all’italiana CONSOB. Se dopo tutte queste richieste e verifiche, l’investitore non ha ottenuto informazioni chiare e complete, allora meglio non versare denaro per certe attività perché la proposta può essere una truffa».         ©️

Articolo tratto dal numero del 15 novembre 2024 de Il BollettinoAbbonati!

📸 Credits: Canva