Internet, telefono, passaparola, strutture piramidali sono i principali canali con cui truffatori e disonesti vari entrano in contatto e adescano le vittime dei loro raggiri. Ogni canale e ogni modalità di collegamento ha delle caratteristiche specifiche che possono attirare e trarre in inganno l’investitore.
INTERNET. Nella stragrande maggioranza dei casi lo strumento più utilizzato è il web, attraverso email, annunci di phishing e siti web creati ad hoc. Ma anche, come osservato negli ultimi anni, usando Social network come Facebook, LinkedIn e altri, dove vengono messi in rete messaggi e annunci per attirare con l’inganno, facendo leva su prospettive di grandi e facili guadagni, spiegazioni fumose e mirabolanti, l’inesperienza e la scarsa conoscenza finanziaria di molte persone.
Attenzione a tranelli, raggiri e operatori abusivi
«Esistono però anche altri metodi molto insidiosi utilizzati da operatori abusivi e malintenzionati», dice Bruno Fanan, consulente finanziario indipendente e socio NAFOP (l’associazione italiana dei consulenti Fee-Only, vale a dire remunerati solo a parcella, quindi autonomi da banche e altre realtà commerciali).
CHIAMATE A FREDDO. «Un altro di questi metodi ingannevoli consiste nelle cosiddette cold call, letteralmente chiamate a freddo. Puntano sulla sorpresa e sull’urgenza di operazioni e pagamenti che in realtà sono degli autentici raggiri. È la tecnica che punta a cogliere impreparato l’investitore, e a fargli fare dei pagamenti mettendogli fretta».
Sempre più diffusa, questa tecnica è utilizzata da operatori abusivi che si avvalgono anche di Call center dislocati in Paesi stranieri. L’operatore telefonico spesso parla un italiano stentato e, per esempio, invita l’investitore ad aprire un conto Trading dove depositare denaro, promettendo grandi guadagni.
Catene piramidali e altre truffe sugli investimenti
PASSAPAROLA. «Questa tecnica è utilizzata da tutti gli operatori abusivi che propinano meccanismi di remunerazione degli affiliati. Coloro che hanno già sottoscritto la loro proposta sono incoraggiati a diffondere l’iniziativa per ottenere facili guadagni come risultato dell’attività di reclutamento. E vengono ingannati per esempio con la formula: segnala un amico, ottieni una ricompensa».
STRUTTURE PIRAMIDALI. Oltre al passaparola, il meccanismo di affiliazione e di rete spesso utilizzato dai soggetti abusivi è lo schema piramidale, chiamato anche schema a matrice. Questa tecnica prevede la possibilità di guadagni per il reclutamento di nuovi partecipanti all’investimento, strutturati in livelli spesso anche numerosi. Questo tipo di catene è sanzionato dalla legge (n. 173/2005), che le classifica come reato.
Informarsi bene e fare tutte le verifiche necessarie
PROPOSTE DI RECUPERO DELLE PERDITE. Sono frequenti anche i casi in cui investitori, che hanno già perso denaro con truffe e inganni vari, vengano successivamente contattati da operatori non autorizzati, che talvolta si qualificano anche come funzionari della CONSOB o di altre Autorità, prospettando la possibilità di recuperare, dopo un ulteriore versamento, il denaro già investito.
Questi soggetti possono anche proporre guadagni elevati a seguito di un ulteriore investimento presso un altro intermediario non autorizzato. In questo modo i raggiri si ripetono e continuano, facendo leva sulla speranza dell’investitore di recuperare in qualche modo ciò che ha già perso.
In tutti questi casi, «è importante sapersi difendere adottando le necessarie, e spesso semplici, precauzioni». Innanzitutto, non finalizzare l’operazione proposta. Ma anche «informarsi il più possibile, fare tutte le verifiche necessarie per conto proprio e direttamente, seguire i suggerimenti che si trovano sui siti delle Istituzioni bancarie». ©
Articolo tratto dal numero del 15 novembre 2024 de Il Bollettino. Abbonati!
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