martedì, 30 Aprile 2024

Da Spotify a Netflix: lo streaming in Borsa

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Se andiamo a vedere i movimenti dei titoli delle principali aziende operanti nel settore dello streaming un colore la fa da padrone: il rosso. Nell’ultimo anno (febbraio 2021-febbraio 2022), le azioni di Netflix hanno perso circa il 7,8% del loro valore. Con il crollo a Wall Street di aprile 2022 (-35,1%), l’azienda con sede in California aveva perso 58 miliardi di capitalizzazione di mercato, che oggi ammonta a 154,96 miliardi di dollari. L’intervallo annuale di valore del titolo è oscillato tra il minimo di 162,71 dollari per azione a 402,87 dollari. A febbraio il titolo si aggirava intorno ai 345 dollari, ancora lontano dai picchi (di circa il doppio) del 2021.
E Spotify non se la passa meglio, anzi. La sua quotazione sul Nasdaq risale a inizio 2018, con un debutto a 165,90 dollari per azione. Negli ultimi 12 mesi il titolo ha perso 16,1 punti percentuali. A febbraio 2023 le azioni si aggirano a circa 120-125 dollari, in ripresa però da inizio anno. Mentre nel 2022 il gruppo svedese ha chiuso il peggior anno della sua breve storia a -66%. Continuiamo con dei giganti come Amazon, Apple, Disney e Google. Che a differenza di Spotify e Netflix possono contare su entrate diversificate. Ma sui mercati azionari l’andamento non è comunque dei migliori.

La più grande internet company del mondo, che offre servizi di streaming come Amazon Music e Prime Video, ha registrato negli ultimi 12 mesi un notevole calo del 35,29% nel valore delle sue azioni: Con un range che va da 81,43 a 170,83 dollari, e una capitalizzazione di mercato che ammonta a 996,03 miliardi di dollari. Meglio, ma sempre in negativo, Apple (che conta sullo streaming di Apple Music e Apple Tv), che ha il suo titolo perdere il 7,16% del valore. La sua capitalizzazione tocca l’inimmaginabile cifra di 2,41 mila miliardi di dollari.
Per The Walt Disney Company (Disney+), lo scenario di medio periodo è sempre connotato positivamente, mentre la struttura di breve periodo mostra qualche cedimento. In generale, negli ultimi 12 mesi l’intervallo del valore delle azioni è rientrato tra gli 84,07 dollari e i 153,68 dollari (-28,95%), mentre la capitalizzazione di mercato ammonta a 192,22 miliardi di dollari. Concludiamo con gli andamenti di Alphabet Inc (azienda statunitense a cui fanno capo Google, YouTube e altre società). In questo contesto ci interessa per il ruolo giocato da YouTube, che nel 2020 ha contribuito a portare nelle tasche del colosso di Mountain View 19,8 miliardi di dollari. Anche questo conglomerato dalla capitalizzazione di 1,21 miliardi di dollari, ha perso il 27,32% del valore da 12 mesi a questa parte. ©

Articolo tratto dal numero del 15 marzo 2023 de il Bollettino. Abbonati!

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Dopo gli studi universitari in relazioni internazionali e un master in Communication & brand management inizia subito a lavorare nella moda a Milano. Scrive a tempo pieno per diverse testate occupandosi di business, moda, lusso e design. La conoscenza finanziaria maturata nell'editoria e l’occhio per le ultime tendenze sono i suoi punti di forza.