Dai cosmetici agli eSport, dalle startup green a NFT e bitcoin. Una parte molto consistente dei patrimoni miliardari di vip e celebrities è il frutto di investimenti e iniziative imprenditoriali degni del miglior lupo di Wall Street.
Investimenti Green
Diversi appartenenti allo star system coniugano il fiuto per gli affari con l’impegno per la salvaguardia del pianeta. Un esempio è il settore della carne in vitro, che ha molto beneficiato di contributi vip. Realizzata coltivando cellule prelevate dagli animali, riduce consistentemente l’inquinamento generato dagli allevamenti intensivi. In un report pubblicato a luglio 2021, McKinsey & Company spiega come il giro d’affari della carne bovina coltivata potrebbe raggiungere i 25 miliardi di dollari entro il 2030. Inoltre, lo sviluppo del settore porterebbe a una riduzione dell’impatto sul clima pari al 92% rispetto ai metodi tradizionali di allevamento.
NFT e crypto
Molto attraente è anche il business dei Non Fungible Tokes e delle criptovalute, per diversificare gli investimenti e guadagnare rapidamente. Nel 2021 il mercato degli Nft ha generato transazioni in criptovaluta per poco meno di 27 miliardi di dollari. Oggetto di investimenti celebri in questo settore è il marketplace di Non Fungible Tokens OpenSea, che risulta anche quello più utilizzato dagli utenti con oltre 16 miliardi di dollari ricevuti. Ma l’endorsment di una celebrity non ha effetti solo quando ci mette dei soldi. A gennaio dell’anno scorso il big di Tesla Elon Musk ha aggiunto l’hashtag Bitcoin al suo account Twitter, facendo schizzare il prezzo della criptomoneta a +25%.
ESports
In grande crescita è anche il settore degli eSports: si stima che, nel 2022, solo negli Stati Uniti gli spettatori mensili saranno quasi 30 milioni. Che si tratti di League of Legends o di Fortnite le sponsorizzazioni vip di team, sindacati e tornei sono sempre più numerose.
Investimenti “tradizionali”
Meno innovativo ma sempre molto gettonato è il mercato dei titoli di Borsa in cui, lo scorso anno, hanno fatto le loro mosse nomi eccellenti. Alcune azzeccate, altre meno. Nel 2021, su 33 SPAC legate a personaggi pubblici 21 hanno avuto rendimenti negativi. Tra i best performer c’è quella legata all’ex presidente statunitense Donald Trump, che ha guadagnato oltre il 400%. In fondo alla classifica il rapper Jay-Z con un tonfo dell’84%. Fortune borsistiche altalenanti anche per altri grandi nomi del jet set e preparativi in grande stile per chi è prossima alla quotazione, come Chiara Ferragni. Per far crescere la sua Fenice, la società che produce Chiara Ferragni Collection, la nota influencer ha deciso di aprire il capitale a un fondo di private equity e ha dato mandato a BNP Paribas per trovarlo.
Amore e business tra marketing, social e quotazioni in Borsa
Al secolo Federico Lucia, il rapper e produttore milanese ha fatto il suo ingresso a Piazza Affari a marzo del 2020. Dalla collaborazione tra ZDF, società operativa delle attività di Fedez, e Be Shaping The Future, gruppo quotato al segmento STAR, è nato lo spin off Doom Entertainment, di cui Be ha acquisito il 51% del capitale. La nuova società unisce in un insolito connubio la consulenza per il settore assicurativo e bancario (Be) con artisti e influencer (ZDF), per fornire al primo nuove strategie di marketing grazie agli strumenti e alla popolarità dei secondi. Il Gruppo Be ha chiuso il terzo trimestre del 2021 con un +30,5% nei volumi di produzione e un +44,1% di EBT rispetto allo stesso periodo del 2020. In ascesa anche la quotazione in Borsa: al 29 dicembre 2021 il titolo veniva scambiato a 2,77 euro in costante salita rispetto ai valori dell’anno precedente.
Kutcher: da 30 a 250 milioni puntando su Uber
L’ex marito di Demi Moore, grande fan di Billa Gates, si è recentemente guadagnato il titolo di miglior investitore di Hollywood nel settore tecnologico. Merito della sua capacità di scommettere in anticipo su aziende che si sono poi rivelate galline dalle uova d’oro, come Uber. Insieme all’amico e socio Guy Oseary, nel 2011 l’attore statunitense ha investito 500mila dollari nel servizio di NCC. In 6 anni i due hanno trasformato il loro fondo di 30 milioni in 250 milioni.
Nel 2019, Uber ha debuttato a Wall Street con esiti poco brillanti e chiudendo sotto i 42 dollari, cioè il prezzo di collocamento. Il calo della domanda dovuto alla pandemia ha fatto scendere il titolo fino a poco meno di 22 dollari nei primi mesi del 2020. Il 2021 ha visto una risalita, con un balzo a fine anno dopo che l’azienda ha dichiarato che il giro d’affari sta tornando ai livelli pre-pandemia.
Gates, il guru di Microsoft diversifica con la carne vegetale
Il patron di Microsoft è stato uno dei primi investitori di Beyond Meat, azienda che produce sostituti della carne a base vegetale, fondata a Los Angeles nel 2009. A distanza di 10 anni, la compagnia ha fatto il suo debutto al Nasdaq, prima azienda del suo settore a quotarsi in Borsa. Quella di Beyond Meat è stata probabilmente la IPO più incredibile degli ultimi 20 anni negli USA. Nel giro di tre mesi, il valore sul mercato è salito vertiginosamente di più dell’800%, per poi subire un altrettanto vertiginoso tracollo. Da allora gli scambi sono stati altalenanti. Dopo aver chiuso il 2021 siglando due partnership con McDonald’s e PepsiCo per produrre una gamma di snack proteici, Beyond Meat ha annunciato a inizio gennaio un accordo con KFC che ha visto balzare in avanti il titolo del 14%.
Alba: guai per la sua azienda bio
L’attrice statunitense ha fondato, nel 2011, The Honest Beauty, azienda di prodotti bio ed etici per la cura della persona e del bambino. Dieci anni dopo, a maggio 2021, il gruppo ha debuttato alla Borsa di New York. Nel giorno d’esordio il titolo è salito del 44% (da 16 a 23 dollari ad azione), fruttando alla sua fondatrice 122 milioni di dollari. Ma il rimbalzo post IPO non è durato. Dopo un crollo del titolo ad agosto, The Honest Company ha chiuso il 2021 sotto i 10 dollari. E non solo: l’azienda è impegnata ad affrontare una class action intrapresa dagli investitori che sostengono che, prima dell’IPO, il management avrebbe mentito sulle prospettive di business durante la pandemia.
Ferrari: la pasionaria dello sport si dedica al cinema
Dal 2017 la cronista sportiva della Rai è socia di Lucisano Media Group, con una partecipazione del 5,76%. E proprio per dedicarsi alla produzione cinematografica, la giornalista ha recentemente annunciato che, alla fine dei Mondiali del Qatar, lascerà la televisione di Stato. Nel primo semestre 2021, il gruppo Lucisano, quotato alla Borsa di Milano dal luglio 2014, ha visto crescere i suoi ricavi del 56% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con un utile netto di 75mila euro. Positivo anche l’andamento del titolo che, nel corso del 2021, è cresciuto di poco meno del 26%.
Rihanna: con il beauty un patrimonio da 1,7 mld di dollari
Robyn Rihanna Fenty ha fondato nel 2017 il suo marchio di prodotti di bellezza Fenty Beauty. Il brand è diventato famoso per il suo concetto inclusivo di make-up, in termini di diverse tonalità di pelle e di differenti gender. Proprio grazie al suo impero di moda e cosmesi, la cantante originaria delle Barbados possiede un patrimonio netto stimato di 1,7 miliardi di dollari. L’incubatore di Fenty Beauty è stato Kendo Holdings, divisione di Louis Vuitton Moët Hennessey (LVMH). Quotata al CAC 40 della Borsa di Parigi, il titolo LVMH è cresciuto del 35% nel corso del 2021 e ha registrato una crescita dei ricavi del 46%. Merito anche di scelte coraggiose in tempi di pandemia: a gennaio ha acquistato il marchio Tiffany e ad agosto ha assunto una quota di maggioranza in Off-White, l’iconico brand di streetwear fondato da Virgil Abloh.
Federer: campione dalla racchetta alle sneakers
“King Roger” è un campione non solo sui campi di terra rossa ma anche quando si tratta di investimenti. Il tennista svizzero, uno degli atleti più ricchi al mondo, ha un patrimonio netto di 450 milioni di dollari. Nel 2019 è diventato socio del marchio di sneakers On, nato a Zurigo poco meno di 10 anni prima. Il suo nome ha contribuito ad aumentare la presenza sul mercato dell’azienda: nel 2020 ha raggiunto un fatturato di 482 milioni di dollari, e oggi veste gli atleti di più di 50 Paesi.
On, nota per le caratteristiche suole formate da cuscinetti tubulari, si è quotata al NYSE lo scorso settembre, chiudendo la prima seduta a +46%. Partendo da un prezzo di IPO di 24 dollari, il titolo è salito a 35 dollari a fine giornata, per una capitalizzazione di mercato di 12,3 miliardi. E On ha continuato a correre per tutto il 2021, chiudendo l’anno a quasi 38 dollari.
Oprah: la regina della Tv cade sul latte d’avena
Soprannominata la “Regina di tutti i media”, Oprah Winfrey è la self-made woman più ricca degli Stati Uniti, con un patrimonio netto di 3,5 miliardi di dollari. La conduttrice ha investito parte della sua ricchezza nel settore del cibo sostenibile, acquistando, tra le altre, partecipazioni della quotata Oatly Group, compagnia svedese che produce alternative ai latticini dall’avena. L’azienda ha debuttato a Wall Street lo scorso maggio, riscuotendo notevole successo: il prezzo iniziale di IPO fissato a 17 dollari ha fatto un balzo del 30%, arrivando a fine giornata a quota 22 dollari. Dopo l’entusiasmo iniziale però il titolo ha iniziato a scendere, chiudendo a fine dicembre a poco meno di 8 dollari ad azione. Gli analisti sostengono che il management ha sovrastimato il mercato del latte d’avena e Oatly è diventata una delle tante IPO fallite del 2021. ©
Sara Zolanetta
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