giovedì, 5 Dicembre 2024

Barça-Spotify, i catalani si accontentano di un accordo al ribasso?

Sommario
Barcellona-Spotify

Non è tutto oro quello che luccica. Prende una piega inaspettata l’accordo commerciale Barcellona-Spotify. In un primo momento si parlava di cifre astronomiche, 280 milioni di euro in tre anni per il title rights del Camp Nou e per apporre sulla maglia del Barça il logo della società di streaming musicale. La realtà dei fatti, però, stando a quanto sta circolando in Spagna nelle ultime ore, è diversa. Anzi, se alcune cifre venissero confermate, la maglia del Barcellona rischierebbe di essere addirittura svalutata.

Barcellona- Spotify contratto al ribasso per le maglie?

Partiamo dal title rights del Camp Nou. Secondo 2Playbook, portale leader in Spagna per quanto riguarda il business per il settore sportivo, Spotify verserà, fino al 2025, solo 5 milioni di euro a stagione nelle casse del Barcellona. Questo perché il Barça ha in programma di giocare un’intera stagione al Montjuïc, durante i lavori di ristrutturazione del Camp Nou. Già questo è un punto di partenza molto diverso dai 280 milioni di euro in tre anni che alcuni media iberici avevano ribattuto. Poi c’è la questione maglie: l’accordo siglato porterebbe in dote al club catalano 57,5 ​​milioni di euro annui per tre stagioni (2022-2023, 23-24 e 24-25) e permetterebbe al colosso della musica svedese di apporre il proprio nome sulle maglie da gioco delle squadre maschili e femminili. Non è ancora chiaro se Spotify comparirà anche sulle maglie delle giovanili e sulle divise di allenamento. Si passerebbe quindi da circa 68,5 milioni di euro all’anno con Rakuten-Beko-Stanley nel 2019-2020, a 57,5 ​​milioni. Si tratta di una diminuzione del 16% che si riduce all’8,8% se si includono i diritti sul nome dello stadio. Naming rights che in realtà non era previsto dovesse essere commercializzato così presto, dato che l’Espai Barça (così si chiamerà il nuovo stadio del Barcellona) non sarà pronto almeno fino al 2025-2026. I 5 milioni di euro iniziali per il nome dello stadio, sono più un antipasto di quello che sarà il vero contratto dal 2025 ed è quindi difficile misurare quale sarà il suo reale ritorno economico.

Nel post pandemia solo lo United ha incassato di più del Barcellona per lo sponsor sulla maglia

L’accordo tra Barcellona-Spotify va ovviamente inquadrato nel contesto economico attuale. Il Barça, con le partenze di suoi tanti campioni dovute dalle sue grosse difficoltà economiche, ha dovuto accontentarsi di questo accordo che svaluta la sua maglia ma che in parte limita i danni. La sponsorizzazione di Spotify si piazza al secondo posto rispetto alle altre sponsorizzazioni calcistiche firmate post pandemia. Al primo posto c’è il sodalizio Manchester United TeamViewer da 57 milioni di euro a stagione per 5 anni. Al terzo posto invece c’è l’accordo Juventus -Jeep da 47,5 milioni annui per tre stagioni.

Accordo Barcellona-Spotify, si dimette il CEO del club Ferran Reverter

In attesa della firma dell’accordo Barcellona-Spotify (che non potrà comunque essere ratificato prima dell’ok della riunione straordinaria dei soci del club catalano) e quindi anche delle cifre ufficiali, il presidente azulgrana Laporta ha chiosato: «Pensiamo che sia l’opzione migliore, ci lega con la musica, spero che si concluda il prima possibile». Una dichiarazione che vorrebbe in parte chiudere le polemiche dopo le dimissioni di Ferran Reverter dal ruolo di CEO del club. Dimissioni arrivate proprio a seguito dell’accordo con Spotify, che, l’ormai ex CEO del Barcellona, riteneva insoddisfacente. Una vicenda che ci fa capire molto su come si stia muovendo il mercato dentro e fuori dal calcio. Un matrimonio che potrebbe essere giudicato positivamente, soprattutto se contestualizzato in questa congiuntura economica praticamente senza precedenti. Allo stesso tempo però ci dice molto di come il mercato si approcci verso il mondo del calcio. Prima del 2020 gli sponsor si sarebbero svenati per mettere il loro nome allo stadio di uno dei club più famosi al mondo. Ora la musica (è proprio il caso di dirlo) sembra essere cambiata. Mai nessuno si sarebbe sognato di dover commentare la notizia di un possibile accordo a ribasso per uno dei club come il Barcellona. Ora è il mondo del calcio che quasi rincorre gli sponsor ed è costretto ad accettare anche contratti al ribasso pure di dare ossigeno alle proprie dilaniate casse. ©

Massimiliano Guerra

Twitter: @MaxWar87

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