venerdì, 26 Aprile 2024

STARTUP Tassi, IAG: «Investiti 50 mln. Ma le risorse del PNRR sono scarse»

Sommario

Boom startup e PMI innovative che, tra 2020 e 2021, sono cresciute del 16,8% e del 15,5%. A scommettere su di loro sono soprattutto i business angel, investitori che amano il rischio, mettendo in gioco il proprio capitale, e che danno fiducia alle nuove generazioni di imprenditori.

«In 15 anni, Italian Angels for Growth, ha raggiunto un volume di oltre 50 milioni di euro investiti dai suoi soci, analizzando più di 6.500 startup, effettuando oltre 100 investimenti e finalizzando oltre 15 exit. I progetti per il futuro sono tanti, ma hanno tutti un obiettivo: permettere ai nostri soci di valutare le migliori opportunità d’investimento nelle startup italiane e internazionali», dice Carlo Tassi, presidente di Italian Angels for Growth.

IN CHE MODO LE STARTUP INFLUIRANNO SUL FUTURO: L’ECOSISTEMA È PRONTO PER DAR LORO PIÙ SPAZIO?

«Alcune delle più grandi aziende al mondo sono nate e si sono sviluppate come startup, da Google a Facebook, da Amazon ed Airbnb, da Moderna a Biontech. Hanno cambiato il nostro modo di vivere e molte altre lo cambieranno. L’ecosistema italiano si sta evolvendo, ma è ancora molto lontano da quelli più evoluti. Gli imprenditori startupper bravi ci sono ma a volte devono trasferirsi all’estero. Sul piano culturale c’è ancora molto che dobbiamo e possiamo fare».

QUALI SONO LE OPPORTUNITÀ DI INVESTIMENTO CHE OFFRONO?

«Le opportunità riguardano molti settori, dalla salute, alla finanza innovativa, dai temi legati all’intelligenza artificiale fino alle nuove tecnologie che possono impattare sulla transizione energetica e sulla green economy. Il futuro delle economie verrà riscritto dalle startup».

LA TRANSIZIONE DIGITALE COME IMPATTA SUGLI SCENARI DI MERCATO? PICCOLE E MICRO-IMPRESE HANNO SAPUTO ADATTARSI, PER LE ALTRE C’È SPAZIO PER RECUPERARE?

«L’Italia sconta un ritardo pesante nella transizione digitale rispetto agli altri Paesi più industrializzati. La pandemia ha accelerato il processo, ma bisogna fare di più. Le startup sono le protagoniste che devono condurre la transizione e stimolare la digitalizzazione delle aziende più grandi».

DAL PUNTO DI VISTA OCCUPAZIONALE, CHE RUOLO GIOCANO STARTUP E PMI INNOVATIVE? COME IMPATTANO SULLA FILIERA DIGITALE E ECOLOGICA?

«L’impatto sull’occupazione delle startup e delle PMI innovative va visto nel medio periodo: da loro nascono le aziende che saranno l’ossatura dell’economia. È importante che le migliori crescano e creino occupazione stabile per i prossimi anni. Le startup oggi nascono digitali e sostenibili e questo è un cambio di paradigma per le economie di tutto il mondo».

INNOVAZIONE E DIGITALIZZAZIONE SONO AL CENTRO DEL PNRR. IL 27% DEI 235 MILIARDI È FINALIZZATO A INVESTIMENTI IN QUESTE DIREZIONI. COME SI POSSONO INSERIRE LE STARTUP IN QUESTO CONTESTO?

«Le risorse destinate alle startup sono troppo poche rispetto al ruolo che queste svolgono nel determinare questa transizione. È vero che CDP ha messo a disposizione dell’ecosistema risorse superiori a quelle viste sinora, ma siamo lontani dai principali paesi europei, e lontanissimi dagli Stati Uniti».

QUAL È LA SOGLIA MINIMA DI INVESTIMENTO PER DIVENTARE BUSINESS ANGEL?

«Diventare business angel è semplice: basta essere curiosi e appassionati di ciò che è nuovo. Mas l’espressione angel non va fraintesa, siamo investitori, non facciamo beneficenza. Trattandosi di investimenti in una asset class molto rischiosa, ci vuole una certa disponibilità economica. Nel caso di IAG, l’investimento minimo è di 10.000 euro. ma ogni socio sceglie se e quando investire. Il consiglio è quello di diversificare il portafoglio investendo in una decina di realtà nel corso di 4/5 anni».

LEI È DIVENTATO PRESIDENTE POCO PIÙ DI SEI MESI FA. QUAL È E QUALE SARÀ L’OBIETTIVO PRINCIPALE DEL SUO MANDATO?

«Ho ricevuto il testimone da Antonio Leone che a sua volta l’aveva ricevuto dal fondatore Francesco Marini Clarelli. Francesco ha guidato la nascita dell’Associazione in un ambiente ostile, con coraggio e determinazione. Antonio ha portato IAG a essere quello che è oggi, un’associazione che conta 270 soci, centrale nell’ecosistema e con una struttura estremamente solida. Il mio obiettivo e il mio compito, assieme a tutti i soci, è di consolidare il ruolo di IAG come attore di rilievo nel Seed Venture Capital in un ecosistema in crescita che pone grandi sfide e offre grandi opportunità».

Alessio Incerti

Linkedin: Alessio Incerti

Twitter: @aleince7

FOTO: Italian Angels for Growth