Oltre al prestigio sportivo, la vittoria della Serie A vale diversi milioni di euro.
Mancano solo sei giornate alla fine di uno dei campionati più equilibrati degli ultimi anni e la corsa scudetto entra nel vivo. Introiti notevoli per le prime quattro classificate, che si riflettono sui bilanci di fine stagione e anche sulla capacità di muoversi sul mercato. Per le prime sette classificate, oltre ai guadagni provenienti dai premi messi in palio dalla Lega Serie A, ci sono anche le entrate che derivano dalla qualificazione alle coppe europee della stagione successiva, e dal cosiddetto market pool UEFA. La fetta più importante del market pool va alle squadre che si qualificano per la Champions League.
LE CIFRE
Chi si laureerà Campione d’Italia, tra vittoria dello scudetto e partecipazione alla massima competizione europea per club, si mette in tasca 33,4 milioni di euro. Non va male neanche ai secondi classificati, che possono consolarsi per il mancato trofeo con oltre 26 milioni di euro, di cui 19,5 per il posizionamento in Serie A e 7,5 per essersi assicurati un posto in Champions League.
La terza e la quarta in classifica si portano a casa rispettivamente 21,8 milioni di euro – 16,8 dalla Lega Serie A e 5 dalla UEFA – e 16,7 milioni di euro – 14,2 dal torneo di casa e 2,5 dall’Europa.
Ottengono più di dieci milioni di euro dalla stagione precedente anche le squadre che volano in Europa League, ossia quelle che finiscono il campionato al quinto e al sesto posto, rispettivamente 12,5 e 10,9 milioni di euro. In virtù del loro piazzamento, queste squadre partecipano alla fase a gironi e ottengono dall’UEFA 3,63 milioni di euro ciascuna: arrivare in tale posizione in campionato comporta dunque un guadagno complessivo che sale rispettivamente a 16 e 14,5 milioni di euro.
La settima di Serie A ha il diritto a partecipare alla più giovane competizione UEFA, la neonata Conference League: arrivare in questa posizione assicura un introito poco inferiore ai 10 milioni di euro, 9,3 per la precisione.
LE ALTRE
Il montepremi complessivo dall’ottavo piazzamento, che vale 8,3 milioni di euro, scende progressivamente fino al 17esimo posto, dal valore di 2,8 milioni di euro. Diverso invece il discorso per chi retrocede. Qui entra in gioco il famoso “paracadute”.
I PARACADUTE
Non tutto il male vien per nuocere. Chi retrocede, ovvero le ultime tre della classifica, guadagnano rispettivamente 2,2 milioni (la 18esima), 1,6 milioni (la 19esima) e 900mila euro per chi chiude il campionato all’ultimo posto.
Ma la Lega Serie A interviene in aiuto delle retrocesse con il sistema del paracadute. O meglio dei paracadute.
Le squadre possono accedere al paracadute di Fascia A, retrocedendo dopo solo un anno di permanenza nella massima serie, e in questo caso il guadagno è di 10 milioni di euro. Potrebbe essere il caso di Salernitana e Venezia, promosse dalla cadetteria nella stagione 2020/21.
Il paracadute di Fascia B è invece riservato a quelle squadre che retrocedono dopo due anni in Serie A, anche non consecutivi, nell’ultimo triennio: in questo caso il guadagno è di 15 milioni di euro. Il paracadute di Fascia C è invece riservato alle squadre che retrocedono dopo tre anni in Serie A, anche non consecutivi, nell’ultimo quadriennio. Potrebbe essere il caso del Genoa che, con 22 punti occupa la penultima posizione, e potrebbe dire addio al massimo campionato dopo ben quindici anni consecutivi. I rossoblù guadagnerebbero 25 milioni di euro. Una cifra quasi paragonabile a quella della seconda classificata.
Alessio incerti
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