giovedì, 18 Aprile 2024

Nel Metaverso il gender gap è (anche) virtuale

Sommario
Metaverso

Il gender gap affligge anche l’universo virtuale. Le donne investono più tempo, energie e denaro rispetto agli uomini, ma rimangono ai margini della Metaverse Economy. Le posizioni di leadership in azienda sono spesso occupate da uomini e sono sempre gli imprenditori a aggiudicarsi la maggior parte dei finanziamenti per lo sviluppo. La conoscenza di queste problematiche è il primo strumento per modellare la nuova realtà che impatterà significativamente sulle nostre vite personali e commerciali. Un’innovazione che nel 2022 ha attirato più di 120 milioni di dollari di investimenti totali.

Il gender gap afflige anche il Metaverso

Le manager e imprenditrici sono più intraprendenti degli uomini nel Metaverso. In un sondaggio condotto da Mc Kinsey su 450 manager, il 60% delle donne riferisce di aver sviluppato più di due iniziative legate al nuovo universo virtuale nelle proprie aziende. Parliamo del 20% in più rispetto ai loro omologhi maschi. Le attività riguardano marketing, formazione e sviluppo dei dipendenti, design del prodotto.

Nonostante questi dati, la maggior parte dei fondi per lo sviluppo dell’universo virtuale vanno a imprese a guida maschile. Su 4186 che hanno ricevuto finanziamenti negli ultimi cinque anni, solo 433 sono gestite da donne. Inoltre, le società gestite da uomini hanno ottenuto 107 miliardi di dollari, il 95% delle risorse totali messe in campo. Le imprenditrici si sono dovute accontentare di appena 5 miliardi di dollari.

Le donne investono più tempo nel Metaverso

Il bacino di utenti è prevalentemente rosa. Un’opportunità commerciale che porta con sé un’importante responsabilità: sconfiggere il divario di genere in ambito lavorativo.

Lo studio di Mc Kinsey che indaga quali dinamiche di gender compaiono nel neonato universo dipinge un quadro negativo. Dalla comparazione di dati emerge che il 41% delle donne intervistate utilizza il Metaverso da più di un anno, contro il 34% degli uomini. Anche il tempo speso sulla piattaforma è maggiore. Il 35% degli utenti femminili trascorre più di tre ore a settimana nel mondo virtuale. La percentuale maschile ammonta invece al 29%.

Inoltre, le donne sfruttano maggiormente le potenzialità ibride che la piattaforma virtuale offre. Svolgono infatti differenti attività. Fitness, istruzione, eventi dal vivo, shopping in realtà aumentata e gaming sono solo alcune. Al contrario, l’uomo utilizza la nuova realtà per esperienze puramente digitali come il gioco, il trading di non-fungible-token (NFT) e la partecipazione a eventi sociali.

Il potenziale commerciale della Metaverse Economy

Le problematiche che affliggono il nuovo universo virtuale possono essere rivolte attraverso l’introduzione di strumenti quali la Certificazione di parità di genere, novità introdotta in Italia dalla legge 162/2021 per tentare di assicurare pari opportunità tra uomo e donna in ambito lavorativo.

Un obiettivo che, allo stato attuale, nel nostro Paese appare ancora un miraggio.

L’alternativa è disperdere il grande potenziale commerciale della Metaverse Economy. La ricerca di Mc Kinsey rivela che il 79% degli utenti del Metaverso ha effettuato un acquisto nell’ultimo anno. Il 25% dei manager intervistati ritiene che nei prossimi 5 anni più del 15% dei ricavi aziendali proverrà da questa fonte. Il 95% degli imprenditori prevede un impatto positivo sul proprio comparto entro 10 anni. Le ultime stime dicono che il mondo virtuale potrebbe avere ricadute economiche sull’e-commerce comprese tra 2 e 2,6 triliardi di dollari entro il 2030. Effetti positivi quantificati in 270 miliardi di dollari per il mercato dell’apprendimento virtuale scolastico e in 206 miliardi per il settore pubblicitario.

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