Occhi puntati sull’inserimento delle spunte blu a pagamento su Facebook e Instagram: Meta Verified. Mark Zuckerberg cerca fonti di entrata alternative in un periodo finanziariamente difficile per la sua azienda e propone ai suoi utenti di sottoscrivere un abbonamento di 11,99 dollari al mese su web e 14,99 su dispositivi mobili. Se questa strategia non vi suona nuova è perché non lo è. Ci aveva già pensato Elon Musk con Twitter Blue. Una scelta molto criticata la sua, ma adatta per generare nuovi introiti e riempire i buchi di bilancio. D’altronde Zuckerberg non è nuovo al “copia e incolla”. Lo abbiamo visto dapprima con l’emulazione di Snapchat e il conseguente inserimento delle storie su Instagram, Facebook e Whatsapp. Poi con l’imitazione di TikTok attraverso i reels..
«Meta Verified è un servizio in abbonamento che ti consente di verificare il tuo account, ottenere un badge blu, avere una protezione aggiuntiva contro gli account che affermano di essere te e ottenere l’accesso diretto all’assistenza clienti», ha detto. In Australia e Nuova Zelanda è già disponibile, ma arriverà in Italia? Tutto dipende da come andrà il test in questi due primi mercati. «Vogliamo creare un’offerta di abbonamento che sia preziosa per tutti, inclusi i creator, le aziende e la nostra comunità in generale». Accedere al badge Meta Verified non significa soltanto guadagnarsi una spunta blu. Tutti gli abbonati avranno accesso a una serie di altre funzioni.
Addio al live shopping. Al via i Broadcast Channel
A distanza di un anno dall’introduzione di shopping in diretta, Instagram ha comunicato che a partire dal prossimo 16 marzo non sarà più possibile effettuare acquisti durante le livestream. Una funzionalità disponibile solo negli Stati Uniti e mai arrivata in Europa, già rimossa da Facebook a ottobre 2022. E indovinate un po’, anche questa era scopiazzata. Un tool che, senza i risultati auspicati, mirava al successo riscontrato in Asia tramite piattaforme come TalkShopLive, Ntwrk, Brandlive e TikTok.
Ma quando Zuckerberg chiude una porta, ne apre immediatamente una nuova con i Broadcast Channel. Questa funzione permette ai creator, di qualsiasi ambito, di aprire canali di messaggistica diretta per comunicare e condividere contenuti con i propri followers. Avete pensato a Telegram vero? L’ispirazione viene proprio da lì.
Meta: perché tutte queste novità
Il 2022 è stato l’anno della crisi dei big tech e Meta ha archiviato l’anno in flessione dell’1% a 116,61 miliardi di dollari: la prima volta che ha chiuso in negativo dal suo debutto in Borsa nel 2012. Ancora più grave è stato il dato sugli utili. I profitti hanno subito un crollo del 41%, passando dai 39,3 miliardi del 2021 ai 23,2 del 2022. Del metaverso, poi, non si parla quasi più. Mentre l’anno in corso potrebbe portare con sé un’ondata di licenziamenti, si parla di migliaia. Per questo Mark Zuckerberg ha posto nel 2023 un obiettivo: l’azienda vuole diventare un’organizzazione più forte e più agile. Sull’originalità, pare, ci sta ancora lavorando. Inoltre, come se non bastasse, la Procura di Milano ha aperto un fascicolo contro Meta, con l’accusa di evasione fiscale di 870 milioni di euro. ©