venerdì, 4 Ottobre 2024

L’Italia dice NO al nucleare francese e le imprese fanno da sole

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Il Governo italiano fa un passo indietro sull’Alleanza europea. Il nostro Paese non aderirà alla coalizione promossa dalla Francia per accelerare lo sviluppo dell’energia dell’atomo. La nuova fazione vedrà tra i partecipanti anche Croazia, Ungheria, Polonia, Paesi Bassi, Bulgaria, Romania, Repubblica Ceca, Slovacchia, Paesi Bassi e Finlandia. Buone notizie arrivano invece dal Made in Italy. Si è concluso il primo round di finanziamenti per Gauss Fusion, la prima startup industriale che si concentra sull’energia da fusione. Nella lista dei fondatori dell’azienda innovativa figura la famiglia Malacalza, proprietaria del marchio Asg. L’Italia riuscirà a sfatare il tabù nucleare?

L’alleanza francese per il nucleare

L’annuncio della formazione della nuova Alleanza è arrivato per bocca della ministra francese per la Transizione Energetica, Agnes Pennier Runnacher.

«Riuniremo tutti i Paesi che hanno un posto nel nucleare europeo, il quale sarà uno degli strumenti insieme alle rinnovabili per raggiungere i nostri obiettivi di neutralità carbonio», ha detto Runnacher a margine dell’incontro dei ministri europei dell’energia a Stoccolma.

«L’obiettivo è creare l’alleanza nucleare e lanciare un segnale forte nei vari negoziati Ue», ha aggiunto.

«Rinnovabili e nucleare sono i pilastri su cui costruire la nostra transizione energetica, abbiamo bisogno di entrambi e i Paesi devono poter decidere il proprio mix energetico», ha aggiunto la ministra Pannier-Runacher, spiegando che l’obiettivo di Parigi è riunire gli alleati per discutere «di competenze professionali, sicurezza, forniture, gestione dei rifiuti».

L’Italia si tira indietro

Il fronte dei “nuclearisti”, secondo fonti francesi, inizialmente contava tra le sue fila anche l’Italia.

Ma una nota diramata dal Ministero dell’Ambiente spegne le speranze: «Non è prevista la presenza di alcun rappresentante italiano a Stoccolma negli incontri che avranno per oggetto la tematica del nucleare».

Non sono ancora chiare le ragioni del no all’alleanza francese, entriamo quindi nel campo delle possibilità.

Fonti vicine al Governo riconducono il veto alla volontà dell’Italia di perseguire la propria politica energetica senza essere guidati da nessuno. Tanto meno dalla Francia, a maggior ragione dopo il raffreddamento dei rapporti tra i nostri due Paesi.

Tra le possibili ragioni del mancato ingresso nell’alleanza potrebbe esserci anche la volontà di discutere temi così centrali con l’intera maggioranza. Certo è che l’annuncio stride con l’apertura del Governo sul ruolo del nucleare di quarta generazione nel futuro mix energetico.

Gauss Fusion, la speranza arriva dall’industria

Realizzare per il 2045 la prima centrale elettrica a fusione, che produrrà energia sfruttando la stessa reazione che alimenta il sole.

La startup ha completato il ciclo di finanziamento preliminare, raccogliendo 8 milioni di euro dai fondatori: Bruker Eas, Ri Research Instruments, Alcen e Idom.

Asg rilancia così il suo impegno nel nucleare, dopo la partecipazione al progetto scientifico internazionale ITER.

Una fonte green che può rappresentare una scommessa nel medio-lungo termine. Infatti, può garantire forniture di energia costanti, fornendo un supporto alle intermittenti rinnovabili.

La fonte può contribuire a rendere il sistema energetico dell’Italia e del Continente Europeo più indipendente e stabile. Un ruolo riconosciuto anche dall’ingresso nella tassonomia europea, la classificazione delle risorse Green.

La Svezia punta sul nucleare

Il Governo svedese ha colto il potenziale del nucleare e ha ingranato la marcia più alta.

Attualmente i reattori operativi nel Paese sono sei e coprono il 40% dell’elettricità consumata a livello nazionale.

Il Primo Ministro, Ulf Kristersson, ha annunciato l’imminente arrivo di una legge che favorirà la crescita di questa fonte.

L’obiettivo del Governo di Stoccolma è formare un fronte europeo “nuclearista”.

Un proposito che trova d’accordo anche Emmanuel Macron. Nel corso di un incontro all’Eliseo, il Presidente della Francia ha concordato con Kristersson riguardo l’importanza di incrementare le collaborazioni internazionali, legando il tema con l’ingresso della Svezia nella Nato. © Photo by Digital Vision on Canva.com

Il mio motto è "Scribo ergo sum". Laureato in "Mediazione Linguistica e Interculturale" ed "Editoria e Scrittura" presso La Sapienza, mi sono specializzato in giornalismo d’inchiesta, culturale e scientifico. Per il Bollettino mi occupo di energia e innovazione, i miei cavalli di battaglia, ma scrivo anche di Mercati, spazio e crypto.