giovedì, 2 Maggio 2024

Berlusconi: come vanno le sue società in Borsa?

Sommario

Dopo il rally dei giorni scorsi, il rialzo delle società di Berlusconi rallenta. Le due tipologie di azioni MFE (ex Mediaset) aprono a -2,90% MFE A e -1,46% MFE B. A partire da lunedì, data della morte del Cavaliere, le azioni A guadagnano il 16,4%, mentre quelle di tipo B salgono dell’8%. Mediolanum, partecipata al 30% da Fininvest, apre la seduta odierna poco mossa, così come Mondadori, da lunedì hanno guadagnato rispettivamente l’1,28% e il 3,13%.

MediaForEurope

La crescita in Borsa della holding MFE è dovuta a voci di una possibile vendita del gruppo. Tra i potenziali acquirenti Vivendi, che possiede già il 23,8%. Altre imprese potenzialmente interessate sono Discovery e RCS MediaGroup. In base gli ultimi risultati finanziari, relativi al primo trimestre 2023, il fatturato di MFE è diminuito a 646,6 milioni di euro, mentre l’utile operativo è aumentato a 19,3 milioni. Nel corso del 2022 il titolo perde il 57%, toccando il minimo di 0,415€ a fine settembre, per poi recuperare il 34,6% prima della fine dell’anno. Nel 2023 apre a 0,566€ e attualmente scambia a 0,748 €, + 32,5%.

Mediolanum

La banca milanese ha una capitalizzazione di 6,1 miliardi di euro, il che rende la quota di Fininvest pari a 1,83 miliardi. Questo rappresenta due terzi del valore totale del portafoglio di partecipazioni quotate della holding.  La quota del 30% dovrebbe restare alla famiglia, anche a seguito di un incontro svoltasi nei giorni scorsi tra il Presidente della banca Massimo Doris e i figli di Silvio Berlusconi. Lo scorso anno la banca ha generato un utile netto di 522 milioni di euro.  Nel 2022 il titolo perde il 10%. Dopo aver raggiunto il minimo di 5,96€ nella prima metà di luglio (-32,21%), recupera il 31,3% nei mesi successivi e conclude l’anno a quota 7,83€. Nel primo trimestre del 2023 guadagna il 19,4% e arriva a scambiare a 9,36€. Tra aprile e maggio perde il 16% e scivola a 7,8€. Nella prima metà di giugno scambia intorno a 8,27€, + 6,32%.

Mondadori

Mondadori, controllata al 53,5% dalla hodling di Berlusconi, è un punto di riferimento per l’editoria libraria del Paese. La casa editrice di Segrate è vicina all’obiettivo del miliardo di entrate entro la fine del 2023, dopo aver concluso il 2022 con un fatturato di 903 milioni e una crescita del 12% rispetto al 2021. La capitalizzazione di Borsa ammonta a oltre 512 milioni di euro. Il titolo subisce una perdita dell’11% nello scorso anno. Dopo aver toccato il punto più basso a 4,49€ alla fine di settembre 2022, con un calo del 27%, si riprende prima della fine dell’anno guadagnando il 21% e raggiungendo 1,8€. Nel febbraio 2023, sale a 1,83€, registrando un aumento del 9,16%. Però perde tutto nella prima metà di marzo, con un decremento del 12,68%. In aprile, raggiunge i 2,04€, con una crescita del 18,22%. Successivamente, scende a 1,83€ a maggio, per poi risalire a 2,15€ nella prima metà di giugno, con un aumento del 10%. ©

Laureato in Economia, Diritto e Finanza d’impresa presso l’Insubria di Varese, dopo un'esperienza come consulente creditizio ed un anno trascorso a Londra, decido di dedicarmi totalmente alla mia passione: rendere la finanza semplice ed accessibile a tutti. Per Il Bollettino, oltre a gestire la rubrica “il punto sui Mercati”, scrivo di finanza, crypto, energia e sostenibilità. [email protected]