sabato, 4 Maggio 2024

Milano e la maledizione dei 28mila punti. Ora palla a Powell e Lagarde

Sommario

Ci risiamo. Piazza Affari arriva a un soffio dai 28mila punti e poi torna indietro. Il recupero di Milano da inizio mese è notevole, tanto che l’indice tocca il top da 7 settimane, sulla scia dei rialzi americani e di possibili stimoli economici che la Cina potrebbe varare per dare una spinta alla seconda potenza mondiale dopo la falsa partenza post-Covid. Anche l’inflazione all’ingrosso americana, scesa dello 0,3% a maggio e sotto le aspettative, ha sostenuto gli acquisti. Il Dax tedesco ha ritoccato i massimi storici. Poi però Wall Street ha iniziato a prendere fiato, in attesa delle 20.30 italiane, quando Jerome Powell racconterà al mondo cosa farà con i tassi. Gli investitori scommettono su una pausa nei rialzi stasera. Ma a luglio? E domani tocca alla Bce, giovedì all’alba è il turno della Boj nipponica unica ad aver tenuto il costo del denaro al -0,1%. Alla fine Piazza Affari termina con un rialzo dello 0,88%. Il muro dei 28mila appare ancora invalicabile.

Telecom day

È bastata una dichiarazione di un interesse alla partita Tim da parte dell’ad di F2i, Renato Ravanelli, a mettere il turbo al titolo telefonico, che finisce a circa +5%. Il fondo italiano potrebbe affiancare Kkr nell’offerta per la rete, così il mercato scommette che il prezzo dovrebbe essere più alto e avvicinarsi a quei 30 miliardi chiesti da Vivendi, primo socio di Telecom. La media company francese controllata da Vincent Bollorè è anche secondo grande azionista di Mediaset. C’è chi riapre vecchi dossier di incroci azionari e fusioni a grandi livelli tra Mediaset e Telecom. Oggi però, giorno dei funerali di Silvio Berlusconi, le azioni Mfe classe A cedono il 2,8% e le classe B il 2,4%, reduci entrambe da un rally scattato dopo la notizia della scomparsa del Cavaliere. Negativa (-0,8%) anche la tedesca ProsiebenSat, dove Fininvest sfiora il 30% del capitale.

Allarme di Bloomberg sulle banche

Tornano gli acquisti sulle banche, con Unicredit, Mps e Bper in zona Champions con rialzi tra il 2 e 3 per cento. La banca di Andrea Orcel, insieme a Mediolanum, sono due dei titoli preferiti dagli analisti di Banca Imi (gruppo Intesa Sanpaolo) per prezzo, solidità e dividendi in crescita. Eppure proprio oggi arriva un’analisi quasi allarmistica di Bloomberg sui nostri istituti: “La Bce sta per testare la resilienza del settore bancario del continente facendo rimborsare agli istituti di credito circa mezzo trilione di euro in prestiti dell’era pandemica, in una volta sola. Mentre i circa 4 trilioni di euro di liquidità in eccesso che circolano nel sistema finanziario dovrebbero limitare l’impatto complessivo del gigantesco rimborso, le singole imprese e i singoli Paesi potrebbero essere messi a dura prova, affermano economisti e analisti. I piccoli istituti di credito italiani sono la preoccupazione maggiore, con le banche greche non molto indietro”. Sarà così?

Uova strapazzate

A maggio negli Usa il prezzo delle uova ha subito il più grande calo mensile in 72 anni. Anno su anno, una dozzina di uova ha registrato una diminuzione dello 0,4%, mentre mese su mese il costo di una dozzina è sceso del 13,8%. Si tratta della maggiore discesa mensile dal gennaio 1951. A maggio il prezzo di una dozzina di grandi uova di grado A era di 2,66 dollari, mentre solo a gennaio la spesa era di 4,82 dollari. Motivo? Mentre il mercato delle uova nel 2022 è stato dominato dall’influenza aviaria, quest’anno il mercato è dominato dalla sua assenza. ©

Classe 1977. Giornalista. Lavoro all’agenzia di stampa Green Economy Agency, dove seguo il mercato dell’energia e non solo. Ex vicedirettore di Libero. Da sempre appassionato di economia e finanza, su il Bollettino scrivo la rubrica “Buy Buy, cosa succede in Borsa”, dove racconto gli spunti della seduta appena conclusa e segnalo appuntamenti e possibili titoli da seguire per il giorno successivo.