mercoledì, 1 Maggio 2024

Le aziende americane sono ostaggio di TikTok

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Gli influencer hanno il coltello dalla parte del manico. Le aziende si sono messe ad inseguire i trend spesso effimeri di TikTok, creando i prodotti in poche settimane. Quanto si guadagna da questa nuova frontiera del consumismo?

TikTok detta il trend

L’influencer marketing si è rovesciato. Una volta le aziende usavano le star di internet per promuovere i loro prodotti. Oggi questo non basta più. Ogni giorno l’algoritmo di TikTok fa diventare virale decine di trend diversi, dietro ai quali si nascondono altrettante possibilità di guadagno.

Molte aziende americane lo stanno capendo a loro spese. Entrare in questo mercato significa accettare tempistiche ridottissime. Le mode su TikTok nascono e muoiono in poche settimane, bisogna quindi essere in grado di agire quasi istantaneamente.

Super-fast fashion

Seguendo questo principio sono nate aziende come Edikted. Ogni mese questa casa di moda sforna 150 design diversi basandosi sui trend di TikTok. Non si guarda più alle passerelle per indovinare quale sarà lo stile delle prossime settimane, basta scrollare.

Bisogna essere preparati ai rapidi cambiamenti degli umori dei giovani utenti della piattaforma. A dicembre sembrava stesse emergendo un trend attorno ai colori metallici. A febbraio però era già tutto finito, quindi Edikted ha interrotto la produzione e si è sbarazzata degli abiti invenduti.

 In media un prodotto dura 12 giorni. Poco magazzino, la produzione è demandata a terre parti in Cina. Gli ordini sono di dimensioni ridotte e si basano sull’infrastruttura già esistente per soddisfare le richieste delle aziende di fast fashion.

I trend del cibo

Non è solo la moda, a risentire dell’influenza delle mode di TikTok è anche la ristorazione. Se ne è accorta Chipotle, catena di fast food che vende cibo messicano e che si è ritrovata a far fronte a migliaia di ordini per un piatto che non esiste nei loro menù.

Si tratta di un “hack”, una combinazione di ingredienti creata da un influencer e pubblicizzata sul social. L’azienda ha presto reagito aggiungendo il piatto alla propria lista di pietanze disponibili. La domanda per la Keithadilla è stata tale che le salse richieste per farla sono finite in diversi ristoranti. ©

📸 Credits: Canva

Attento alle tendenze e profondo conoscitore della stampa estera, è laureato in Storia del giornalismo all’Università degli Studi di Milano. Dinamico, appassionato e osservatore acuto, per il Bollettino si occupa principalmente del mondo dello sport legato a quello finanziario e del settore dei videogiochi, oltre che delle novità del comparto tecnologico e di quello dell’energia.