lunedì, 29 Aprile 2024
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La Roma incassa 8,4 milioni di introiti dalla Serie A e 19,42 milioni dal cammino fino alla finale di UEFA Europa League contro il Siviglia. Un finale di stagione che testimonia il successo degli investimenti dell’ultimo periodo. E mentre proseguono le trattative in calciomercato, la famiglia Friedkin, proprietaria del club, punta a consolidare e sviluppare nuovi progetti.

Una passione costosa

Il sostegno al club giallorosso è sempre stato cospicuo. Con la fine dell’era di James Pallotta nell’agosto 2020, la famiglia texana ha acquisito l’86,6% delle quote azionarie della società per un valore stimato di 63,4 milioni, arrivando alla cifra complessiva di 199 milioni. I costi per la gestione hanno portato a un totale di 500 milioni spesi negli ultimi tre esercizi (163,3 milioni nel 2020/21, 205,9 nel 2021/22 e 131 milioni di euro nella passata stagione).
Ai piccoli azionisti sono stati versati 25,9 milioni, mentre per ridurre l’indebitamento della società romana è stato attuato un rifinanziamento da 92 milioni. Degli 800 spesi tra il 2021/22 e il primo semestre dell’esercizio 2022/23, il Friedkin Group ha guadagnato oltre 330 milioni. 

Da Roma con furore

Oltre alle operazioni in sede di calciomercato per rinforzare la rosa della Magica, parte il progetto “galassia Roma”, che si concentra sulla costruzione di una catena di partnership con altre società in giro per il mondo. La prima importante collaborazione è stata definita con la squadra giapponese Nagoya Grampus (valore complessivo di 16,18 milioni) con cui, da novembre 2022, vede un lavoro di analisi dei dati, di sviluppo di leve giovani e di piani di sostenibilità.

L’Hull City entra nel radar giallorosso

Il mese di Giugno si è chiuso con l’ingresso dell’Hull City nei team “satelliti”. Club militante nella seconda divisione inglese (55,5 milioni), con cui la Roma si permetterà un migliore scambio di giocatori, mentre l’Hajduk Spalato (46,3 milioni) sarà tra le prossime a entrare nel radar giallorosso. E non tardano ad arrivare i rumors su possibili accordi con il calcio statunitense, un’occasione ghiotta per i Friedkin di sviluppare il proprio marchio tra le mura di casa. 

Cannes: calcio e cinema

Dal suo patrimonio netto di 5,8 miliardi, Dan Friedkin fa un investimento di cuore, e preleva l’AS Cannes, di cui il figlio Ryan è il neoeletto presidente. Il gruppo diventa il maggiore azionista del club francese dopo una trattativa lunga oltre un anno. La storica società è in crescita: la stagione 2022/23 si è conclusa con una promozione alla quarta divisione e gli americani scommettono sulla Ligue 2. Due i motivi: in primis, l’impresa immobiliare in atto prevede l’acquisizione di terreni per stadio, cittadella sportiva ed edilizia. In secondo luogo, Dan Friedkin è anche un produttore cinematografico.

Diversi i film prodotti da Dan Friedkin

La sua casa di produzione, la Imperative Entertainment, ha prodotto, tra gli altri, film di successo come The Square e Triangle of Sadness di Ruben Östlund, The Mule di Clint Eastwood e più di recente Killers of the Flower Moon di Martin Scorses, tutti candidati o vincitori nelle ultime edizioni del festival di Cannes. Insomma, per l’americano potrebbe non essere altro che un modo per sdebitarsi con la città che lo ha ospitato con un’accoglienza tanto calorosa nelle sue avventure cinematografiche. ©

📸 Credit: Canva

Giornalista pubblicista, amante del mondo del calcio. Laureato in Scienze Motorie Sportive all'Università degli Studi di Brescia, per il Bollettino mi occupo principalmente di sport, spettacoli e cultura.