L’economia circolare accelera il raggiungimento degli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile (SDG), i 17 punti delle Nazioni Unite per un futuro più sostenibile. La collaborazione tra imprese, istituzioni e cittadini giocherà un ruolo centrale in questo percorso. È quanto emerge da un recente studio condotto da ricercatori di diverse università e dell’Organizzazione olandese per la ricerca scientifica applicata (TNO). Come l’economia circolare avvicina gli SDG? Le strategie e i percorsi.
Economia circolare, le 3 strategie per centrare gli SDG
1) promozione del riutilizzo, del riciclo e della riparazione dei prodotti: Consumo e produzione responsabili (Obiettivo 12); Industria, innovazione e infrastrutture (9).
2) Progettazione di prodotti e imballaggi che possano essere riciclati e riparati: Energia pulita e accessibile (7); Consumo e produzione responsabili (12); Industria, innovazione e infrastrutture (9).
3) Gestione sostenibile dei rifiuti: Vita sottomarina (14), Acqua pulita e servizi igienici (6); Recupero di risorse dai rifiuti (12).
I 7 percorsi che aiutano gli SDG
I sette percorsi sostenibili più impattanti sugli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile, secondo lo studio “Come l’economia circolare può sostenere il progresso degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG)? Un’analisi completa“:
1) “Longevità condivisibile” (23% delle connessioni): Estendere uso e riutilizzo dei prodotti, ridurre la povertà, fornire energia pulita e accessibile, al lavoro dignitoso e alla crescita economica, all’innovazione industriale, al consumo e alla produzione responsabili e all’azione per il clima.
2) “Fine vita (EoL) pulito ed efficace” (18% delle connessioni): Sviluppo energia pulita e accessibile, contrasto al cambiamento climatico, aumento di salute e benessere, miglioramento della qualità dell’acqua.
3) “Percorso di produzione rigenerativa e biobased” (15%): Contrasto alla fame nel mondo, aumento di salute e benessere, azione per il clima.
4) “Estrazione ridotta e tracciabile” (14%): Miglioramento della qualità dell’acqua, diffusione di energia pulita e accessibile, azione per il clima.
5) “Industrie inclusive umane” (13%): Contrasto alla povertà, diffusione della parità di genere, innovazione industriale.
6) “Consumatori al centro, non il consumismo” (11%): Consumo e produzione responsabili, azione per il clima, energia pulita e accessibile.
7) “Energia e trasporti ridotti e puliti” (6%): Azione per il clima, innovazione industriale e infrastrutture, energia pulita e accessibile, crescita economica.