sabato, 27 Aprile 2024

Italia-USA: un’amicizia che vale miliardi

DiMarco Battistone

12 Ottobre 2023
Italia USA

Oltre a essere alleato politico e militare del nostro Paese, gli USA sono anche un partner commerciale prezioso. Nel 2022 l’Italia ha esportato oltreoceano 65 miliardi di dollari in beni commerciali, acquistandone per quasi 25 miliardi. Così facendo, si è tornati per la prima volta a raggiungere e, anzi, superare i livelli di scambio precedenti alla pandemia. Nel 2019, le esportazioni si erano fermate a 59 miliardi di dollari (55,6 miliardi di euro al cambio attuale), mentre le importazioni si attestavano a 23,8 miliardi di dollari (22,43 miliardi di euro). A crescere maggiormente sono articoli di abbigliamento e prodotti alimentari. I primi hanno guadagnato il 96% dal 2020 a oggi, mentre i secondi il 48%. In quanto a crescita, però, nessuno batte gli articoli in pelle non di abbigliamento, saliti del 118% in due anni. Certo, il dato è influenzato dalla ripresa seguita alla crisi pandemica, ma dice di un rapporto commerciale molto vivace.

I prodotti industriali

Ma la partnership Italia-USA si contraddistingue anche per prodotti forse meno mediatizzati, ma talvolta ancora più rilevanti per valore. Nel 2022, infatti, hanno viaggiato da est a ovest dell’Oceano macchinari, prodotti farmaceutici e mezzi di trasporto per un valore totale di 29 miliardi di euro. Il 4,26% delle esportazioni totali di beni del Bel Paese e il 3,4% del PIL. Nell’altra direzione, gli USA esportano soprattutto prodotti minerari, farmaceutici e macchinari. Ma anche, e soprattutto, servizi. Se si guarda a questo ambito, però, l’Italia ha un primato raro. Rappresenta infatti uno dei pochissimi Paesi esportatori netti di servizi verso gli USA.

Prospettive di crescita

E c’è di più: il primo semestre 2023, portando a casa ben 31,87 miliardi di esportazioni, fa presagire una performance ancora migliore dell’ultima registrata. Dalla prima metà dello scorso anno, infatti, l’export italiano guadagna 1,7 miliardi di valore. Un dato certo ottenuto anche grazie all’indiscussa eccellenza dei prodotti Made in Italy, ma che potrebbe essere favorito dalla corrente instabilità internazionale. Da un lato, il maggiore bisogno di autonomia dell’Occidente potrebbe spingere gli scambi tra Paesi NATO. Dall’altro la debolezza dell’euro, o meglio la forza del dollaro, tipica dei periodi di instabilità geopolitica, spinge la bilancia commerciale a nostro favore. Un fattore che, alla luce degli ultimi, drammatici, sviluppi tra Palestina e Israele, potrebbe tornare a farsi sentire. © 

📸 Credit: Canva

Studente, da sempre appassionato di temi finanziari, approdo a Il Bollettino all’inizio del 2021. Attualmente mi occupo di banche ed esteri, nonché di una rubrica video settimanale in cui tratto temi finanziari in formato "pop".