lunedì, 29 Aprile 2024

Stalking e violenze, chi vincerà l’appalto del call center 1522?

Sommario

Sai cos’è il 1522? È il call center dedicato alle richieste di aiuto delle vittime di stalking e violenze. Il suo appalto è in scadenza e vale 1 milione e 100mila euro. Il 1° dicembre 2023, la commissione aggiudicatrice si riunirà a Roma per valutare l’offerta più vantaggiosa.

Call center 1522, il capitolato d’appalto

Chi vincerà, per due anni dovrà garantire di rispondere entro massimo 3 minuti e consentire agli utenti di esprimersi in italiano, inglese, francese, spagnolo, tedesco ed arabo.

Il servizio 1522

Il numero gratuito 1522, istituito dal Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dal 2006 è attivo h 24, 7 giorni su 7.

Aumentano i contatti al 1522

Dall’inizio del 2023, i contatti telefonici e via chat sono cresciuti del 35% rispetto all’anno precedente. Le operatrici specializzate del 1522 hanno risposto ad oltre 30.500 persone: ben 8mila in più del 2022. Sono aumentati i reati? Può darsi, ma questo risultato potrebbe rappresentare anche una maggior volontà di chiedere aiuto. Un risultato conseguito grazie alle campagne informative diffuse in maniera capillare sull’intero Paese.

Perché solo il 5% delle donne sporge denuncia

L’Istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche (CNR-IFC) con lo studio IPSAD (Italian Population Survey on Alcohol and Other Drugs) ha fatto emergere la diffusione della violenza di genere in Italia. Oltre la metà delle donne tra i 18 e gli 84 anni, circa 12 milioni, ne sono state vittima almeno una volta nel corso della loro vita. L’82,5% sarebbero state commesse da persone con le quali hanno/avevano rapporti affettivi: familiari conviventi (46,9%) ed ex partner (35,6%). La maggior parte di queste donne ha meno di 60 anni, un livello di istruzione medio-alto, un lavoro e un reddito nella media. A denunciare però è stato solo il 5%. Perché? Il 50,3% afferma che l’atto non costituisce fattispecie di reato per la legge, il 16,6% dice di aver perdonato il proprio aggressore, l’11,3% motiva la scelta con la volontà di voler rimuovere dalla memoria l’episodio. Ma c’è anche un 9,8% di donne che non ha denunciato per vergogna, il 7,1% per paura, il 6,8% per sfiducia nelle istituzioni e il 6,6% per il timore di non essere creduta. ©

📸 Credits: Canva

Giornalista professionista appassionata di geopolitica. Per Il Bollettino mi occupo di economia e sviluppo sostenibile. Dal 2005 ho lavorato per radio, web tv, quotidiani, settimanali e testate on line. Dopo la laurea magistrale in Giornalismo e Cultura Editoriale, ho studiato arabo giornalistico in Marocco. Ho collaborato a realizzare in Saharawi il documentario La sabbia negli occhi e alla stesura della seconda edizione del Libro – inchiesta sulla Statale 106. Chi è Stato?