domenica, 28 Aprile 2024

Ma che nemiche! Arriva il patto tra Meta e Google

Sommario

L’unione fa la forza. Alphabet (Google), Meta, Qualcomm e altre sette aziende tecnologiche, fanno un patto per spingere verso ecosistemi digitali aperti, in risposta alla nuova regolamentazione dell’Unione europea. Il gruppo, chiamato Coalition for Open Digital Ecosystems – abbreviato CODE, vuole promuovere piattaforme e sistemi per stimolare la crescita e l’innovazione nel continente.

Il retroscena del patto

L’Europa ha fatto grandi passi avanti nella regolamentazione tecnologica, soprattutto con il Digital Markets Act (DMA). La legge stabilisce che se una piattaforma online ha più di 45 milioni di utenti, è un gatekeeper perché ha un grande controllo sui dati e sull’accesso a queste piattaforme. Tra queste ci sono Alphabet (Google), Meta, Apple, Amazon, Microsoft e ByteDance (proprietaria di TikTok). La DMA detta le regole per i gatekeeper, obbligandoli a seguire linee guida specifiche per consentire l’interoperabilità con terze parti, promuovere la concorrenza e l’innovazione ed essere più trasparenti sui dati. Se un soggetto sgarra, può incorrere in multe fino al 10% dei suoi guadagni totali, che salgono al 20% in caso di recidiva.

Gli obiettivi del CODE

Il gruppo lavorerà con accademici, politici e aziende sull’apertura digitale e su come questa possa essere raggiunta in Europa attraverso l’attuazione del Digital Markets Act e nei futuri sviluppi del quadro normativo dell’Unione. «Negli ultimi mesi abbiamo avuto una serie di conversazioni su cosa sia positivo quando si tratta di ecosistemi digitali in Europa, su cosa promuova l’innovazione e su cosa abbia un impatto favorevole sulla competitività. Riteniamo che l’apertura sia l’elemento cruciale», ha dichiarato il fondatore di Lynx (Startup francese di realtà aumentata) Stan Larroque.

Chi sono i membri del gruppo?

Il CODE include anche: l’azienda cinese di dispositivi intelligenti Honor, la cinese Lenovo, il produttore statunitense di apparecchiature di telecomunicazione Motorola, la società britannica di elettronica Nothing, la multinazionale norvegese Otello Corporation e il fornitore tedesco di servizi di messaggistica Wire. ©

📸 Credits: Canva.com

Laureato in Economia, Diritto e Finanza d’impresa presso l’Insubria di Varese, dopo un'esperienza come consulente creditizio ed un anno trascorso a Londra, decido di dedicarmi totalmente alla mia passione: rendere la finanza semplice ed accessibile a tutti. Per Il Bollettino, oltre a gestire la rubrica “il punto sui Mercati”, scrivo di finanza, crypto, energia e sostenibilità. [email protected]