La crescita del PIL in Cina sembra promettente per il 2024, grazie all’aumento degli investimenti del settore privato nazionale e alle misure governative adottate per sostenere l’economia. Ma, l’interesse degli investitori stranieri potrebbe essere frenato a causa dell’alto rischio geopolitico associato al Paese. L’Institute of International Finance prevede un deflusso di 65 miliardi di dollari dai titoli cinesi nel 2024.
Il settore immobiliare e le azioni sono fonti cruciali di ricchezza per le famiglie cinesi. Pertanto, i cali nei mercati immobiliari e azionari hanno un impatto significativo sulla fiducia nell’economia della Cina. Ad esempio, l’indice azionario CSI300 ha registrato una perdita del 13% nell’ultimo anno e ha persino raggiunto livelli inferiori a quelli durante la pandemia. Infatti: gli agenti immobiliari, le amministrazioni locali e le imprese statali hanno alti livelli di indebitamento e molti si trovano in difficoltà nell’onorarlo.
Inoltre, l’enorme settore manifatturiero della Cina è stato debole per la maggior parte del 2023. Dopo una breve ripresa dell’attività economica nel primo trimestre dello scorso anno, il PMI manifatturiero ufficiale si è contratto per cinque mesi fino a settembre. Poi è sceso nuovamente sotto quota 50.
Per mantenere la crescita economica e stimolare la fiducia degli investitori, il governo della Cina potrebbe dover adottare politiche volte a ridurre il rischio geopolitico e a stabilizzare i mercati immobiliari e azionari. Inoltre, potrebbero essere necessarie ulteriori misure per attrarre investimenti stranieri e mitigare il deflusso di capitali. La gestione efficace di questi fattori sarà cruciale per mantenere una crescita sostenibile e stabile dell’economia cinese nel futuro prossimo. ©
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