Cosa succede ai beni in possesso di una persona che muore? Per coniuge e discendenti si apre il capitolo della successione, che comporta una serie di adempimenti e di costi.
Come si apre
In caso di testamento, è il notaio a informare i successori dei diritti spettanti e degli eventuali passi da seguire. In assenza di testamento invece, il compito passa agli eredi che sono obbligati a presentare all’Agenzia delle Entrate – entro dodici mesi – la dichiarazione di successione. Si è esonerati solo in presenza di tre condizioni, che devono essere contemporanee:
- l’eredità spetta a coniuge e parenti in linea retta (vale a dire genitori o figli)
- ha un valore non superiore a 100mila euro
- non comprende beni immobili o diritti reali immobiliari.
A presentare la dichiarazione possono essere sia gli eredi, che intermediari come professionisti o caf.
Quanto si paga
Sotto certe soglie l’imposta è pari a zero. Non si paga nulla infatti per eredità al di sotto del milione di euro in caso gli eredi siano coniuge e figli, o sotto i 100mila se i beni andranno divisi tra fratelli. Le aliquote per la successione in Italia restano comunque tra le più basse al mondo:
- 4% del valore dell’eredità per trasferimenti a coniuge o parenti in linea retta (ascendenti e discendenti) sopra il milione di euro
- 6% del valore dell’eredità sopra i 100mila euro tra fratelli, oppure tra parenti fino al 4° grado
- 8% per i trasferimenti a terzi
Le altre imposte
Stando alle dichiarazioni governative delle ultime ore, si potrebbe andare incontro a breve a un regime che prevede l’accorpamento delle imposte in un unico tributo. Perché al di là dell’imposta di successione vera e propria, ci sono anche altri costi da sostenere:
- l’imposta di bollo
- l’imposta catastale sull’1% del valore degli immobili
- l’imposta ipotecaria sul 2% del valore degli immobili
In caso di prima casa esistono una serie di agevolazioni previste dalla legge 342/2000.
Come si paga
Il pagamento avviene tramite F24 entro 60 giorni dalla data dell’avviso di liquidazione. Ci sono però novità. Il decreto attuativo della delega fiscale appena presentato, e ancora in bozza, prevede che il passaggio dei beni sia fatto solo in via telematica, con un modello precompilato messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate. Anche il pagamento di conseguenza sarà in autoliquidazione, senza aspettare l’arrivo della comunicazione. I dati saranno acquisiti direttamente, e non sarà più necessario allegare estratti catastali.
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