Fare la mamma può essere complicato, ma in alcuni Paesi diventa più semplice. Come? Grazie alle politiche di supporto alla genitorialità attivate dal Governo di turno. In Italia sappiamo che chiunque abbia figli percepisce l’Assegno Unico Universale, mentre le madri che hanno due o più bimbi possono accedere al bonus asilo potenziato. Per l’esonero dai contributi previdenziali le lavoratrici invece devono invece avere almeno 2 bambini a carico. Esistono poi supporti economici alla nascita, fringe benefit e sussidi per le fasce fragili. Ma cosa succede nel resto d’Europa?
I “privilegi” delle mamme francesi
Ad analizzare nel dettaglio il supporto alle madri è il rapporto di Save the Children Le Equilibriste: la maternità in Italia nel 2024. Emerge che la Francia ha una fecondità alta e stabile nel tempo. Perché? Facile dedurre che il contrasto alla denatalità Oltralpe sia agevolato da servizi scolastici organizzati con orari agevoli per i genitori che lavorano. In più il reddito tassabile è automaticamente ridotto dal Fisco francese con l’aumento delle dimensioni della famiglia. A ciò si associano un solido sistema di edilizia popolare e la settimana lavorativa di 35 ore. Misure favorevoli alle coppie che intendono avere bambini e che fanno la differenza. Lo testimonia il fatto che abbiano una serie di sussidi economici simili all’Italia, con risultati sulle nascite però opposti.
Il supporto alle madri tedesche
La partecipazione al Mercato del lavoro per le donne in Germania è una priorità. Fino ai tre anni di età entrambi i genitori possono scegliere di lavorare part-time sotto forma di 365 giorni ciascuno di congedo parentale. La differenza sulla retribuzione rispetto allo stipendio a tempo pieno viene compensata al 67% dallo Stato. La maternità è retribuita al 100% del salario per 8 settimane post-partum e 6 settimane prima del parto. Ogni famiglia con 2 figli ha diritto a 219 euro al mese ciascuno (438 euro) fino al 25° anno di età (18° se il ragazzo/a non prosegue gli studi), se ne ha 3 arriva 663 euro e per 4 o più figli ricevono (sussidio nel 2021) 250 euro al mese.
Uguali diritti tra mamme e papà in Finlandia
La Finlandia ha introdotto nel 2022 una riforma dei congedi parentali estremamente innovativa. La cura della prole viene intesa come condivisa tra papà e mamme dando vita a un sistema di welfare attualmente tra i più paritari nel panorama europeo. Entrambi i genitori hanno il diritto di accedere ai benefici derivati dalla maternità con periodi più lunghi di pausa dal lavoro per accudire i figli e una flessibilità che consente alla coppia di scambiarsi i 160 giorni di permessi retribuiti di cui ciascuno dispone. In media l’assegno per l’assistenza domiciliare del bambino è di 406 euro mensili (dati relativi al 2021).
La Repubblica Ceca sostiene le nascite
La Repubblica Ceca, secondo l’EIGE (European Institute for Gender Equality – Istituto europeo per l’uguaglianza di genere), è il Paese con il maggiore squilibrio nella divisione del lavoro di cura dei figli tra mamme e papà. A richiedere il 98% dei congedi parentali sono infatti le madri. La maternità prevede sei mesi retribuiti al 70% dello salario lordo. Tra le differenze principali delle politiche della genitorialità applicate nel nostro Paese spicca quella relativa alle adozioni. Le coppie dello stesso sesso possono legalmente adottare e sono incluse tra i destinatari del congedo parentale. ©
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