lunedì, 4 Novembre 2024

EGITTO: RISULTATO STORICO CONTRO LA DISOCCUPAZIONE

L’Egitto centra un bersaglio importante nella lotta alla disoccupazione. L’ultimo rapporto del governo rivela un significativo calo delle persone prive di impiego. Il Fondo Monetario Internazionale ha lodato Il Cairo per il risultato, attribuendo il merito alla costante attuazione di un ampio programma di riforme economiche. «Lo Stato punta, a lungo termine, a sostenere le piccole e microimprese, e questo si tradurrà in una riduzione della disoccupazione, oltre che della povertà», ha spiegato il Dottor Mostafa Abu Zeid, direttore del Centro Egiziano per gli Studi Economici (ECES). Il FMI ha sottolineato che l’Egitto è uno dei Paesi con il più alto potenziale di miglioramento in questo indicatore, classificandosi al 70° posto nel 2021, rispetto al 67° nel 2020 e all’82° posto nel 2019. Il tasso di disoccupazione è diminuito di 5,2 punti percentuali, raggiungendo il 7,3% nel secondo trimestre del 2021, rispetto al 12,5% del secondo trimestre 2016: l’obiettivo è segnare un calo del 7,9% entro il 2025. «La concentrazione di investimenti diretti in comparti specifici, come l’agricoltura e l’industria, mira ad ampliare il loro contributo al prodotto interno lordo. I piani nazionali di investimento rendono sostenibile una crescita economica mirata: questo perché gli sforzi dello Stato non sono dedicati a un settore in particolare, ma a tutti i settori chiave in parallelo, dai trasporti, all’agricoltura, all’industria, alle infrastrutture. L’obiettivo di questi piani è fare in modo che ogni comparto produttivo ne serva un altro, mantenendo così costante la crescita mirata dell’Egitto. Quanto ai prestiti internazionali, hanno un impatto diretto e positivo sulla disoccupazione. Naturalmente devono essere collocati su progetti produttivi e non di consumo, in modo da generare entrate utili per rimborsarli, contribuendo contemporaneamente allo sviluppo economico e fornendo opportunità di lavoro dirette e indirette. E siamo già sulla buona strada, perché tutti i progetti produttivi messi in atto dallo Stato hanno l’obiettivo di ridurre il rapporto tra debito pubblico e prodotto interno lordo», ha detto Mostafa Abu Zeid. Il resoconto del governo indica, tra le misure che hanno contribuito in misura maggiore a contenere il numero dei casi di perdita di impiego, la riapertura graduale di bar e ristoranti, parchi e spiagge – con le dovute misure precauzionali – a partire da maggio 2021. «L’Egitto è l’unico Paese ad aver assunto una posizione equilibrata in reazione alla chiusura completa, con il mantenimento di alcune attività economiche per evitare l’aggravarsi della disoccupazione. Se le chiusure forzate costringono a licenziare i lavoratori, il piano del governo per affrontare la crisi pandemica ha impedito che 3,5 milioni di cittadini egiziani, impiegati nei settori più colpiti – servizi, bar e ristoranti, parchi ecc. – subissero questa sorte», ha affermato il direttore dell’ECES. ©

Sara Teruzzi

Twitter @sara_teruzzi

LinkedIn @Sara Teruzzi