giovedì, 18 Aprile 2024

LE GRANDI AZIENDE DOLCIARIE PREFERISCONO LA TAVOLA… ALLA BORSA

Quest’anno si preannuncia un’anno duro per le aziende dolciarie italiane, oltre che per le famiglie. Il fiore all’occhiello della pasticceria italiana nel mondo, sua maestà “Il Panettone” avrà un incremento di prezzo pari a circa il 20% quest’anno, così come altri dolci natalizi. Il rincaro è dovuto alle difficoltà di reperimento del grano e di altre materie prime. Oltre all’incremento dei costi dell’energia, dall’elettricità ai carburanti. Infatti, da marzo a ottobre la farina è salita del 38%, la pasta integrale del 33%, il pane dell’11%. A causa di un calo nella produzione mondiale di frumento, dovuta alla crisi dei raccolti in Nord America, penalizzati dalla siccità. In Canada si stima una contrazione dell’offerta del 27%, mentre per gli USA addirittura del 46% rispetto al 2020. La riduzione dei raccolti mondiali determina una contrazione delle scorte globali pari al 15,6% rispetto al 2020. Di conseguenza, quest’anno il costo del grano tenero è aumentato del 17,7%, e il prezzo di quello duro del 9,9%. Considerando che gli italiani spendono in media 707 milioni di euro annui per i dolci natalizi, in questo caso, a parità di consumo si spenderebbero 140 milioni di euro in più. Da sempre l’industria nazionale sforna prodotti di qualità apprezzati in tutto il mondo. Purtroppo, o per fortuna, questo settore si caratterizza da una grande maggioranza di artigiani di piccole dimensioni, ad esempio i pasticceri; e da pochissime aziende dolciarie di grandi dimensioni, come il Gruppo Ferrero. L’azienda con sede ad Alba può vantare un fatturato di 12,3 miliardi di euro, in incremento del 7,8% rispetto all’anno precedente. Il Gruppo è costituito da 105 società consolidate a livello mondiale e 31 stabilimenti produttivi. I prodotti del Gruppo sono presenti direttamente, o tramite distributori autorizzati, in oltre 170 paesi. Nonostante le incertezze causate dal Covid-19, la multinazionale è stata in grado di gestire con successo le sfide nel contesto pandemico. Molte aziende dolciarie tengono alla loro indipendenza e in molti casi sono gestite ancora dalle famiglie dei fondatori. Anche Intersnack, multinazionale tedesca operante nel settore degli snack con un fatturato di oltre 2,5 miliardi di euro è un’azienda a capitale privato. A quotarsi in borsa non ci pensa nemmeno il Gruppo Bauli, che ha chiuso il bilancio con un utile netto di 9,1 milioni di euro, +48,4% rispetto allo scorso anno, e ricavi per 481,2 milioni. La campagna di Natale del 2020 ha risentito della pandemia, mentre la campagna di Pasqua del 2021 è stata in linea con i risultati del periodo pre-Covid 19. Bauli è il leader nel mercato nostrano dei dolci di stagione, con una quota del 37% per Pandoro e Panettone, e del 33% per la Colomba. “Ci avviciniamo al 2022 con ottimismo e fiducia, orgogliosi di entrare nell’anno che segna il centenario del nostro gruppo”, afferma il presidente Michele Bauli. “Abbiamo l’opportunità di incontrare nuovi modelli di consumo. Per noi questo significa un vero impegno in ambito economico, ambientale e sociale”. Tuttavia, nello scenario attuale emerge una contrazione generale nei consumi del mercato dolciario, e di conseguenza nei prodotti delle ricorrenze natalizie. Il panettone industriale resta il segmento più solido nonostante abbia subito una flessione del -2.5% stabilizzandosi a 217 milioni di euro. Il comparto artigianale non riesce a bilanciare questa tendenza nonostante una crescita organica e trasversale, che si consolida intorno a 118.5 milioni di euro, più 3.2% rispetto l’anno scorso. Di conseguenza, si nota un effetto di cannibalizzazione del segmento artigianale sul comparto industriale di fascia premium, il cui valore cala dell’11% raggiungendo un valore di 23.6 milioni di euro.©

Marco Castrataro

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Laureato in Economia, Diritto e Finanza d’impresa presso l’Insubria di Varese, dopo un'esperienza come consulente creditizio ed un anno trascorso a Londra, decido di dedicarmi totalmente alla mia passione: rendere la finanza semplice ed accessibile a tutti. Per Il Bollettino, oltre a gestire la rubrica “l’esperto risponde”, scrivo di finanza, crypto, energia e sostenibilità. [email protected]