sabato, 20 Aprile 2024

Il caffè conquista la Cina: crescono le importazioni dall’Italia

Sommario
caffè

L’espresso fa breccia nel cuore dei cinesi. La cultura del caffè è ormai ampiamente diffusa nella Terra del Dragone: la rapida crescita che ha avuto a partire dai primi anni 2000 le ha permesso di entrare nella quotidianità di molti cittadini asiatici. I consumi sono in aumento, in particolare tra i giovani, e questo apre grandi opportunità di investimento.

«C’è un’attenzione sempre maggiore per il “gusto del caffè” e, con la nascita del concetto di “Specialty Coffee” – una rigida valutazione di qualità che mira a stabilire cosa è eccezionale e cosa non lo è – sta prendendo sempre più piede la moda del “caffè raffinato”, fatto con chicchi buoni e freschi e bevuto in un ambiente elegante. Gli abitanti delle grandi città vanno in caffetteria anche due volte al giorno. Il mercato è in piena maturazione», ha spiegato Li Yan, fondatrice del Bloom Coffee College, una delle tante scuole create con lo scopo di insegnare i segreti dell’amata bevanda. I consumatori cinesi sono diventati sempre più consapevoli e attenti alla qualità. E il gusto e l’esperienza del caffè si sono evoluti nel tempo: lo dimostra il successo ottenuto da certi tipi di espresso.

CRESCITA SENZA PRECEDENTI

Il comparto del caffè nella Repubblica Popolare è in piena espansione. Si prevede che, entro il 2026, il settore avrà un tasso di crescita annuale composto (CAGR) del 10,15%. Shanghai è la città con più caffetterie al mondo: oltre 6.900. Secondo la dogana cinese, l’Italia è il secondo Paese per esportazione di caffè torrefatto nella Terra del Dragone, posizionandosi dopo la Malesia e prima degli USA. Nel 2021, si è registrato un valore commerciale di 31.862.990 dollari di caffè non decaffeinato: un aumento del 13,9% rispetto all’anno precedente. Il decaffeinato ha subito una battuta d’arresto nel 2020. Tuttavia, nel 2021, le quantità importate dall’Italia hanno cominciato a risalire, registrando un incremento del 36,4%, ma rimangono leggermente inferiori in confronto al 2019.

Fonte: Value China
BRAND DIVERSI, ORIGINI DIVERSE

Nonostante la popolarità acquisita dal caffè nel Paese asiatico, il mercato non è ancora completamente saturo. Anzi, la presenza di molti consumatori con gusti ed esigenze differenti favorisce la coesistenza di numerosi marchi che offrono esperienze diversificate. Sono molteplici i brand che hanno investito nella Terra del Dragone, tra i più gettonati: Lavazza, Starbucks e McCafé. Per le strade di Pechino e Shanghai non si vedono solo insegne di colossi internazionali, ma anche di aziende nazionali. I più apprezzati sono Luckin Coffee e Manner Coffee, che hanno conquistato i clienti cinesi puntando su strategie differenti.

LA TECNOLOGIA DI LUCKIN COFFEE

Lanciata nel 2017, la società ha posto al centro la tecnologia. Il caffè viene ordinato e pagato tramite app mobile, e vi è anche la possibilità di scegliere tra consegna o ritiro presso un negozio. L’approccio tecnologico, molto apprezzato dai giovani consumatori, permette all’azienda di raccogliere una serie di dati dagli utenti, sulla base dei quali tracciare le preferenze di acquisto, la frequenza di ordini effettuati, ecc. Il fine ultimo è la definizione di una strategia di marketing modellata sul singolo cliente.

Fonte: Value China
LO ZELO DI MANNER COFFEE

Nata nel 2015, Manner Coffee si è distinta per la sua attenzione alla qualità. L’impresa non utilizza macchine da caffè completamente automatiche, né fornisce servizi di consegna, in base alla convinzione che l’impatto del tempo e della temperatura incidano fortemente sul gusto. Inoltre, tutti i commessi sono sottoposti a diversi mesi di formazione prima dell’assunzione, cosa rara nel Paese del Dragone. Tra i suoi prodotti più famosi, il creamy flat white – un espresso con l’aggiunta di latte cotto a vapore a formare un sottile strato di micro-schiuma sulla superficie. ©

Sara Teruzzi

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Immagine di copertina: fotografia di Jeffery Ho da unsplash

Nata e cresciuta in Brianza e un sogno nel cassetto – il mare. Ama leggere e scrivere ed è appassionata di comunicazione. Dopo la laurea magistrale in Lingue e Culture per la Comunicazione e la Cooperazione Internazionale, entra nella redazione de “il Bollettino” con un ricco bagaglio di conoscenze linguistiche acquisito durante il percorso scolastico. Ai lettori italiani porta notizie che arrivano da lontano – dall’Asia al mondo arabo.