venerdì, 19 Aprile 2024

Crisi del miele: a rischio il sistema economico italiano

Sommario
crisi miele

Produzione in calo del 40%, pari a 13mila tonnellate in meno. I dati di Coldiretti rivelano che la crisi del miele è un fenomeno di tale portata da mettere a serio rischio l’intero sistema economico italiano. Le filiere più direttamente coinvolte sono agroalimentare, florovivaismo, cosmetica e medicina. Ma è ragionevole prevedere ripercussioni a catena su altri settori.

La ragione è che la siccità, il caldo secco e le sempre più frequenti grandinate stanno provocando una moria di api. “Quando spariranno le api all’umanità resteranno quattro anni di vita”. Mai quanto oggi la predizione attribuita ad Albert Einstein appare visionaria.

Il 2022 sarà l’annus horribilis del miele?

L’anno in corso rischia di superare il record negativo del 2021, il peggiore di sempre per il miele italiano. I numeri evidenziano l’inizio di un trend negativo (14.028 tonnellate, per un valore totale di 136 milioni di euro, -14% in volume e -12,7% in valore su base annua), che rischia di confermarsi anche quest’anno. Un passo indietro rispetto al 2020, quando si è registrato un +14,6% di quantità e un +16,3% di valore rispetto all’anno precedente.

La crisi del florovivaismo

Quest’anno si presenta un problema in più: le condizioni climatiche avverse di questa primavera e estate hanno distrutto ettari ed ettari di fiori. Secondo l’“Indagine produttiva ed economica” effettuata a luglio 2022 dall’Osservatorio Nazionale Miele, la fioritura di piante quali il castagno e il tiglio si è accorciata drasticamente e in molte zone della Penisola la stagione di raccolta è già conclusa.

La fonte di nutrimento per le api si è ridotta drasticamente. I preziosi insetti sono così costretti a volare più a lungo, a rischio della vita. Questo spiega perché questa estate si sono moltiplicati video che ritraevano alcuni esemplari giunti stremati sui nostri balconi. Non tutti gli agricoltori riescono ad alimentare gli alveari, a causa dell’aumento dei costi di energia e materie prime. Un incremento che si ripercuote anche su prodotti per la nutrizione, vasetti di vetro, etichette di cartone e materiale per imballaggi.

Il miele agroalimentare

Le api giocano un ruolo centrale per l’agroalimentare. Gli sciami dei 73 mila apicoltori italiani generano infatti 2 miliardi di euro annui di valore nella filiera. Un toccasana per un settore che sta scontando gli effetti dei cambiamenti climatici, ma continua a occupare un ruolo centrale nel sistema produttivo italiano.

Secondo la FAO, 71 delle 100 specie di colture che forniscono ben il 90% del cibo nel mondo sono impollinate da questi insetti. La moria di questi preziosi alleati andrebbe ad aggravare ulteriormente la crisi in cui versa il comparto alimentare da mesi.

L’Annuario del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria rileva che nel 2019 il sistema valeva complessivamente 522 miliardi di euro, più del 15% del Pil italiano. Oggi questo contributo si sta notevolmente riducendo. Gli ultimi dati indicano infatti un calo dell’1,1 % rispetto allo scorso trimestre, dello 0,7% rispetto all’anno precedente.

I rischi per la cosmesi

Il potere antisettico e cicatrizzante rende il miele l’ingrediente principale di creme di bellezza, maschere, saponi e bagno schiuma dagli effetti idratanti ed emollienti. La carenza di questo prezioso componente ricadrebbe in maniera negativa sul comparto della cosmetica, un’eccellenza italiana.

La scorsa primavera la filiera ha vissuto un momento positivo, grazie all’aumento del 30% del giro di affari. La recente moria di api rischia però di invertire questo trend, mettendo a serio rischio un settore già colpito dall’aumento dei prezzi di energia e materie prime.

Miele e medicina

Le virtù del nettare degli dei sono diverse, così come le applicazioni mediche. Il miele è l’ingrediente principale di diversi medicinali per contrastare tosse, catarro e infiammazione della gola. Compare poi in prodotti dedicati agli sportivi, in quanto è particolarmente consigliato per migliorare l’assorbimento di sali minerali, dare sollievo ai muscoli e favorire il sonno.

Il miele figura inoltre nelle medicine per regolare i succhi gastrici e la flora batterica, grazie al suo potere digestivo. La crisi dell’apicoltura rischia di avere conseguenze importanti sul settore farmaceutico, un comparto che si distingue per maggiore rendimento rispetto agli altri. A livello europeo il nostro Paese è leader, con una quota sulla produzione totale UE pari al 23% e 2,3 miliardi di euro di ricavi annui.

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