500 mila biglietti aerei gratis per visitare Hong Kong: l’iniziativa del governo per far ripartire l’economia.
Chiusa dietro i suoi confini per scongiurare la diffusione del Covid-19, l’economia di Hong Kong ha subito una contrazione del 3,5% nel 2022 e del 4,2% su base annua nel quarto trimestre. Ma ora che le maglie delle restrizioni si stanno via via allentando, le autorità hanno annunciato un’importante campagna, denominata “Hello Hong Kong”, del valore di circa 254 milioni di dollari. Il programma, che prevede anche la distribuzione di 500.000 biglietti aerei ai visitatori stranieri, ha l’obiettivo di rilanciare il turismo, le imprese e gli investimenti. «Hong Kong è nuovamente collegata alla Cina continentale e al resto del mondo, e non ci sarà più isolamento, più quarantena, né restrizioni alla vita frenetica della metropoli asiatica», ha dichiarato John Lee, governatore della Regione Amministrativa Speciale.
L’Iniziativa
Ad accogliere i turisti, un ricco calendario di eventi culturali, sportivi e artistici. Oltre al rilancio di diverse attrazioni, come il Palace Museum, il museo di cultura visuale M+ e un Peak Tram – la storica funicolare che permette di raggiungere il Victoria Peak, la vetta più alta dell’isola – completamente rinnovato. «L’aspettativa è di più di 200 iniziative commerciali, culturali e turistiche», ha rivelato il Segretario alle Finanze Paul Chan. I biglietti aerei gratuiti saranno distribuiti ai turisti internazionali per sei mesi, a partire dal 1° marzo, tramite Cathay Pacific, Hong Kong Express e Hong Kong Airlines. Come ottenerli, non è ancora stato chiarito: la palla è però passata alle compagnie aeree coinvolte, che hanno promesso di comunicare al più presto tempi e modalità di erogazione. Secondo le stime del governo, i soli voli gratuiti conteranno circa il 10% di tutti gli arrivi nella città semiautonoma durante il semestre. In più, l’Amministrazione offrirà ai visitatori buoni da spendere in oltre 100 ristoranti, hotel e altre attrazioni turistiche.
Dopo il Covid-19 – frena l’economia
Nel 2022, l’economia di Hong Kong ha subito una brusca frenata, registrando un calo del 3,5% a causa del crollo delle esportazioni e della pandemia di Covid-19. Lo ha reso noto il governo, che però si è detto fiducioso nella ripresa economica che potrebbe arrivare grazie alla riapertura dei confini con la Cina. Il prodotto interno lordo è diminuito in tutti e quattro i trimestri del 2022, con l’ultimo che ha visto una contrazione del 4,2% su base annua. La domanda interna è rallentata, causa la diffusione della variante Omicron, unita all’inasprimento delle condizioni finanziarie. «Le esportazioni totali di merci sono crollate a seguito del forte deterioramento del contesto esterno e delle interruzioni dei movimenti transfrontalieri dei camion», si legge in una nota delle autorità. La spesa pubblica ha registrato un aumento dell’8,1% su base annua, mentre quella per i consumi privati è scesa dell’1,1% rispetto al 2021. Import ed export sono diminuiti rispettivamente del 13,1% e del 13,9%.
Oltre il Covid-19 – riaprono i confini
Quelli appena trascorsi sono stati tre anni di crisi e restrizioni sanitarie per Hong Kong, rimasta isolata nel tentativo di ostacolare la diffusione del virus. Frontiere chiuse, quarantena obbligatoria fino a tre settimane per le persone in arrivo, test e screening approfonditi: l’isola ha seguito pedissequamente la politica cinese “zero Covid”. Almeno sino alla metà del 2022, quando ha iniziato ad allentare le restrizioni. A dicembre, la maggior parte delle restanti regole sono state abolite, ma le mascherine rimangono obbligatorie, tranne quando si pratica sport, così come il test antigenico rapido quotidiano per gli studenti. Da lunedì 6 febbraio, i viaggi transfrontalieri dalla Cina continentale non sono più soggetti a limitazioni: è la prima volta dopo tre anni. Questo grazie all’abbattimento da parte del Dragone delle quote al transito attraverso i confini esistenti e all’eliminazione del test obbligatorio richiesto prima della partenza. «Oltre alla ripresa dei tour di gruppo, è previsto anche che il numero dei posti di blocco doganali torni ai livelli pre-pandemia», si legge sul sito web dell’Ufficio cinese per gli Affari di Hong Kong e Macao.
Oltre il Covid-19 – riparte il turismo
«Dobbiamo mostrare agli stranieri che Hong Kong ha uno status unico, soprattutto quando il principio “un Paese, due sistemi” sarà esteso all’isola», ha spiegato John Lee. A gennaio, la Regione Amministrativa Speciale cinese ha riaperto i suoi confini al mondo e ora si prepara ad accogliere un gran numero di visitatori. «Ci aspettiamo che i voli gratuiti abbiano un effetto moltiplicatore – la previsione è di 1,5 milioni di arrivi tra marzo e settembre», ha affermato Fred Lam, amministratore delegato dell’Autorità aeroportuale di Hong Kong. Già lo scorso anno, la graduale riduzione delle restrizioni ha portato sull’isola 605.000 visitatori, una cifra non indifferente se paragonata ai 91.000 del 2021. Eppure, confrontando i numeri di dicembre 2022 con quelli dello stesso periodo del 2019, è evidente che i turisti sono stati il 5% di quelli registrati prima del Covid-19. «In base ai dati del Tourism Board, la città ha contato 3.191.466 arrivi a dicembre 2019 e solo 160.578 nell’ultimo mese dello scorso anno», scrive Hong Kong Free Press. ©