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domenica, 4 Giugno 2023

Bollette e truffe, si accende la guerra dei dati

truffe

La guerra dei dati si combatte anche sul fronte dei contratti energetici. Le informazioni personali e di fornitura sono il bottino che fa più gola ai truffatori, che poi possono rivenderle o utilizzarle per altri scopi. Da inizio anno sono già 4 milioni gli italiani truffati o che hanno sventato un tentativo di raggiro nel settore dell'energia. Un fenomeno in crescita rispetto allo scorso anno, che costa al Paese 1,2 di , secondo l'ultima indagine di Facile.it e Consumerismo No Profit. Il metodo preferito dai malintenzionati è il finto call center, con il 53% delle truffe (+9% sul 2022). Al secondo posto della classifica troviamo il porta a porta (21%). Nel mare di offerte sul web è sempre più frequente il rischio di imbattersi in finti siti (14% delle truffe web), raddoppiati rispetto al 2022, oppure di ricevere false email (34%).

Qualche consiglio contro le truffe

Pretendi di leggere il contratto con l'offerta che propongono e prenditi il tempo necessario a analizzare ogni clausola. L'importante è consultare tutte le voci di spesa e chiedere spiegazioni riguardo punti controversi. Nel caso in cui qualcosa non fosse chiaro, consulta il sito dell'Autorità di Regolazione dell'Energia (ARERA) e dello sportello per il consumatore per conoscere tutte le informazioni e tariffe medie.

Proteggi i codici che trovi in alto nella bolletta, poiché identificano la tua utenza e sono indispensabili per cambiare fornitore. Parliamo del TOD per l'energia elettrica e il PDR per il gas.

Fai attenzione alle parole che pronunci al telefono, in particolare: sì, confermo e cessazione. La legge prevede infatti che per stipulare un nuovo contratto è necessario avere il doppio consenso.

Quanto ci costano le truffe?

Le bollette di luce e gas sono le spese familiari più soggette alle truffe (9,4%). I tentativi di raggiro nel settore dell'energia ai danni delle aumentano del 28% rispetto al 2022, quando ammontavano a 3 milioni. Un fenomeno che oggi costa complessivamente al sistema paese il 152% in più rispetto allo scorso anno. Andando nel dettaglio, ogni raggiro andato a buon fine frutta in 319 euro al malintenzionato, secondo l'indagine di Facile.it e Consumerismo No Profit. La buona notizia è che c'è un filo rosso che collega le truffe, caratteristica che aiuta a sventarle.

Truffe, l'identikit della vittima

I malfattori hanno vittime preferite. La fascia d'età più gettonata è tra i 35 e i 44 anni, il 13,3% dei truffati, a fronte di una media nazionale del 9,4%. Crescono del 31% rispetto allo scorso anno i raggiri ai danni di chi possiede un titolo di studio universitario, il 13,3% del totale. Cambia anche la geografia delle truffe. Quest'anno il Nord Ovest ruba lo scettro di area più colpita al Nord Est (11,6%), che nel 2022 deteneva il primato.

Come si comporta il consumatore truffato?

L' dei comportamenti delle vittime di truffa fa emergere un dato preoccupante: il 58% non denuncia l'accaduto. Parliamo di oltre 2,3 milioni di persone, il 37% in più rispetto al 2022. Il 35% non si reca in commissariato perché il danno economico è contenuto, il 25% perché certo di non recuperare i soldi. Ma emergono dati ancora più preoccupanti. Il 19% dei truffati non sporge denuncia perché si sente ingenuo per esserci cascato (+27% rispetto al 2022), mentre il 10% perché non vuole che i familiari lo scoprano (+200%).

📩 news@ilbollettino.eu. Il mio motto è "Scribo ergo sum". Mi laureo in "Mediazione Linguistica e Interculturale" e "Editoria e Scrittura" presso La Sapienza, specializzandomi in giornalismo d’inchiesta, culturale e scientifico. Per il Bollettino mi occupo di energia e innovazione, i miei cavalli di battaglia, ma scrivo anche di libri, spazio, crypto, sport e food. Scrivo per Istituto per la competitività (I-Com), Istituto per la Cultura dell'Innovazione (ICINN) e Innovative Publishing. Collaboro con Energia Oltre, Nuova Energia, Staffetta Quotidiana, Policy Maker e Giano.news.

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