La Juventus patteggia per le manovre stipendi durante il Covid-19. Il tribunale federale ha accettato la proposta degli avvocati del club, multandolo per 718mila euro. Economicamente, conviene questa soluzione ai bianconeri?
Il patteggiamento della Juventus
Dopo il lungo processo per le plusvalenze e i relativi ricorsi e penalizzazioni, la Juventus è riuscita a ottenere un patteggiamento per il cosiddetto filone per le manovre stipendi. Il procedimento faceva riferimento agli accordi tra alcuni giocatori e il club bianconero durante il periodo Covid-19.
Per migliorare il bilancio, la Juventus aveva chiesto ai giocatori di rinunciare a 4 mensilità del proprio stipendio. In realtà, secondo le accuse della procura, la rinuncia effettiva sarebbe stata solo di un mese.
Per queste irregolarità i bianconeri sono stati multati di 718mila euro. Il patteggiamento prevede anche la rinuncia da parte della società di Torino a ulteriori ricorsi. La notizia è stata accolta con entusiasmo in Borsa, dove il titolo guadagna il 5,5%, chiudendo a +4,4%.
Multa o processo? Cosa conviene alla Juventus
La multa del patteggiamento per il filone stipendi ha sul bilancio della Juventus un impatto limitato. Si tratta di circa lo 0,16% del fatturato 2022 ed evita una possibile penalizzazione per la prossima stagione.
Un processo portato alla sua conclusione come quello per le plusvalenze avrebbe infatti esposto i bianconeri al rischio di cominciare la prossima stagione con uno svantaggio nel punteggio. Un’altra annata fuori dalla Champions League costerebbe alla Juventus circa 120 milioni di euro.
Indubbio quindi che il compromesso con la procura sia stata la strada migliore per il bilancio. Ora alla società rimane soltanto da attendere eventuali decisioni della UEFA, ventilate in settimana, che potrebbero privarla anche della Conference League. La prossima stagione è però salva e la Juventus volta pagina. ©
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