sabato, 27 Aprile 2024
Sommario

Stipendi piatti da oltre vent’anni in Italia. La retribuzione media nel Bel Paese è cresciuta dello 0,5%, contro il 20,1% in Germania e il 23,9% in Francia, nell’ultimo ventennio. Di conseguenza, i cittadini italiani subiscono una notevole perdita del potere d’acquisto.

Investire in formazione

Quali sono le cause di questa situazione? La mancata crescita economica in Italia negli ultimi vent’anni ha contribuito alla stagnazione dei salari. La produttività è bassa, in parte a causa di una formazione inadeguata e dell’adozione limitata delle nuove tecnologie. Per aumentare i salari, è fondamentale investire in ricerca, educazione e formazione, che a loro volta possono incrementare la produttività.

«La “fuga dei cervelli”, alimentata dalla scarsa capacità del “sistema Italia” di offrire prospettive di crescita professionale alle nuove generazioni e ai giovani meglio istruiti, ci costa annualmente l’1% del PIL» ha dichiarato Francesco Profumo, Presidente della Fondazione Compagnia di San Paolo.

La tassazione

Inoltre, l’Italia ha una tra le più alte tassazioni sul lavoro tra i Paesi OCSE, con un onere fiscale del 46,5% per un lavoratore single con salario medio. Tali imposte, composte da contributi dei lavoratori e contributi dei datori di lavoro, è superiore alla media del 34,6% degli altri Paesi OCSE.

A complicare il quadro c’è un mix di forme di lavoro instabili e part-time involontario, che per propria natura paiono incompatibili con un aumento sano dei livelli di retribuzione. Il sistema italiano di wage setting è fortemente centralizzato e sono relativamente poche le aziende che hanno introdotto la contrattazione di secondo livello, complice il panorama dimensionale delle imprese nazionali.

La produttività dell’Italia

Dalla metà degli anni Novanta il PIL italiano è rimasto praticamente costante senza particolari variazioni, tranne le recenti recessioni. Lo stallo del PIL è andato di pari passo con la mancata crescita degli stipendi.

In termini di produttività, l’Italia non si trova in una posizione favorevole: nel 2020, per ogni ora di lavoro, si sono generati approssimativamente 55 dollari di PIL. Questo dato si confronta con i 67 dollari della Germania, i 68 della Francia e i 73 degli Stati Uniti.

Un’azienda più produttiva è anche più prospera, permettendo di aumentare gli stipendi dei dipendenti, reinvestire i profitti per accrescere ulteriormente la produttività o generare guadagni per l’imprenditore. Tuttavia, senza un incremento nella produttività, gli stipendi rimangono invariati. ©

Laureato in Economia, Diritto e Finanza d’impresa presso l’Insubria di Varese, dopo un'esperienza come consulente creditizio ed un anno trascorso a Londra, decido di dedicarmi totalmente alla mia passione: rendere la finanza semplice ed accessibile a tutti. Per Il Bollettino, oltre a gestire la rubrica “il punto sui Mercati”, scrivo di finanza, crypto, energia e sostenibilità. [email protected]