venerdì, 3 Maggio 2024

Il futuro della carne: gli investimenti di Singapore e Israele

Aggiungi un posto a tavola e forse anche un piatto in più. Le possibilità per un futuro più Green ma soprattutto più salutare non mancano, basta solo scegliere dove investire. L’agricoltura cellulare potrebbe essere la soluzione e a Singapore lo sanno bene.

Negli ultimi anni è aumentata di gran lunga la percentuale di vegetariani e vegani in Italia. Secondo il 35esimo Rapporto Italia condotto da Eurispes, nel 2023 ha intrapreso la scelta vegetariana il 4,2% del campione intervistato mentre è vegano il 2,4% (in totale 6,6%). Inoltre, un italiano su quattro sarebbe disposto a mangiare carne sintetica.

L’agricoltura cellulare potrebbe essere la soluzione

Cerchiamo di capire meglio. Cosa si intende per agricoltura cellulare? Il processo di creazione ha come scopo quello di produrre carne e altri derivati animali a partire da coltivazioni cellulari. Il risultato ha proprio lo stesso sapore della carne. La differenza è che sono assenti i fattori problematici come la macellazione degli animali, le condizioni disumane di lavoro e le conseguenze ambientali.

Si parte con l’estrazione di cellule da un animale vivo che poi vengono nutrite e in seguito trasportate in un bioreattore dove potranno riprodursi. Infine, le nuove cellule saranno posizionate su un rivestimento di collagene sintetico e gelatina o proteine a base di piante che imiteranno l’aspetto della carne viva.

L’impegno delle istituzioni

Alcuni dei motivi per cui sta cominciando a diffondersi questa nuova pratica è il tentativo di alcuni paesi di diminuire la dipendenza dall’importazione di bestiame e di migliorare la sicurezza alimentare. Il colosso asiatico importa il 90% del proprio cibo, eppure mira a produrne in autonomia il 30% entro il 2030.

Per raggiungere questo ambizioso obiettivo, il fondo statale di investimento per l’innovazione a Singapore, Temasek, è diventato uno dei principali investitori globali di proteine alternative.

Lo sforzo per un futuro più consapevole è anche prerogativa di Israele e del suo Primo Ministro Benjamin Netanyahu che nel 2020 è diventato il primo capo di stato ad assaggiare la carne coltivata. Il Paese è anche responsabile del 24% di investimenti mondiali in proteine alternative con un ammontare a circa 637 milioni di dollari.

Credit 📸 : Unsplash

Studentessa di Scienze della Comunicazione con una grande passione: il giornalismo. Determinata, ambiziosa, curiosa e precisa. Per Il Bollettino mi occupo di lifestyle in tutte le sue forme cercando di fornire una nuova prospettiva alla realtà che ci circonda.