Le polizze unit linked prevedono il pagamento di un capitale in caso di scadenza, se l’assicurato è vivo, o la liquidazione ai beneficiari in caso contrario. L’importo erogato è legato all’andamento di un’attività finanziaria sottostante, che è rappresentata da quote di fondi comuni di investimento. Solitamente, le polizze garantiscono la restituzione del capitale versato.
I vantaggi delle unit linked sono di diverso tipo. Fronte fiscale, la tassazione sulle plusvalenze avviene solo al momento dell’erogazione della prestazione, consentendo il reinvestimento dei proventi senza tassazione fino al riscatto. Inoltre, il beneficiario della polizza è esente dalla tassa di successione e non deve necessariamente essere un erede legittimo. Dal punto di vista legale, la polizza non può essere né pignorata né sequestrata, a meno che non ci sia il coinvolgimento in un reato.
Tuttavia, le unit linked presentano anche degli svantaggi. I costi annuali di gestione possono raggiungere circa il 4% del capitale investito, rendendoli più costosi rispetto ad altri tipi di strumenti finanziari. Inoltre, sono investimenti a lungo termine, il che significa che i costi più elevati si accumulano nel tempo e possono erodere significativamente il capitale finale. Anche la liquidità può essere un problema, infatti, queste polizze prevedono una penalità per il ritiro anticipato.
Considerando questi aspetti, le polizze unit linked possono essere utilizzate in situazioni specifiche, come nel caso di patrimoni successori che superano i limiti di franchigia stabiliti per legge, o per chi svolge professioni autonome che comportano il rischio di un attacco al patrimonio personale in caso di fallimento. In ogni caso, è fondamentale leggere attentamente tutte le clausole e le spese previste dal contratto. ©
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21 Settembre 2023