lunedì, 4 Novembre 2024

Perché il MotoGp in India vale così tanto?

Sommario

Tutto pronto per il debutto in India. Prima competizione che anticipa una serie di incontri in Medio ed Estremo Oriente. Per i piloti, come per il pubblico, è momento di studio sul campo. Nel frattempo, per il gran caldo, è confermata la riduzione del numero di giri: 11 per la Sprint Race (invece di 12) e 21 per il GP (al posto di 24).

Burocrazia e sicurezza

Superato ormai il problema di omologazione della pista e conclusa gran parte della burocrazia in merito ai visti d’ingresso per il Paese, i team costruttori che sono riusciti a salire su un aereo sono consapevoli di gareggiare sul circuito di una superpotenza mondiale. Le squadre motociclistiche hanno dovuto versare il 20,80% del compenso annuale di ciascun pilota in gara come imposta sul reddito. Con un PIL pro capite quadruplicato dal 2002, 1.980 euro all’anno, il mercato indiano delle due ruote conta 20 milioni di ciclomotori, moto e scooter venduti annualmente, oltre 50 mila ogni giorno, andando a coprire il 75% dei trasporti quotidiani. E si affaccia il dubbio sullo sportwashing, strategia della quale sono stati accusati da alcuni i Paesi arabi, ovvero di sfruttare lo sport per “lavare” la propria immagine spesso associata a critiche sul rispetto dei diritti civili. Così, dopo la recente vittoria nella corsa allo Spazio, diventando il quarto Paese dopo Usa, Russia ed Europa ad aver raggiunto la lunA.

I pacchetti del MotoGp in Inda

Diversi i pacchetti messi a disposizione per gli appassionati del Mondiale su due ruote. I prezzi oscillano tra i 79 e 99 euro per il prato; mentre il We are 93-Main Grandstand Stand Upper per tre giorni si avvicina ai 270 euro. Il Premium Stand (tribuna Nord), invece, ha un costo complessivo di  201,92; più economico il lato sud della pista (134,61 euro). Come da tradizione sold-out anche in questa occasione: 110 mila spettatori paganti. 

Il tracciato

Il Buddh International Circuit si trova in una posizione favorevole rispetto a Nuova Delhi, e il suo passato da ex-circuito della Formula 1 consente di avere una struttura della pista particolarmente competitiva. Con 13 ampie curve e 4,9 km di percorribilità, è il 75º circuito utilizzato per almeno una gara nella classe premium, considerato uno dei più impegnativi per il dosaggio dei freni dove, in una scala da 1 a 6, è classificato con il valore più alto. Il complesso sportivo, costato 216 milioni, comprende 41 box garage, 18 team building e occupa un’estensione di 4 mila ettari, capace di ospitare fino a 110 mila spettatori. Con una potenziale fanbase di milioni di persone che assisteranno a questo Gran Premio d’India, rimangono altissime le possibilità di comunicare con una nuova realtà industrializzata, dotata di una forte presenza all’interno mercato internazionale.

La classifica piloti: F. Bagnaia (Ducati) – 283 pt; J. Martin (Ducati) – 247 pt; M. Bezzecchi (Ducati) – 218 pt; B. Binder (KTM) – 173 pt; A. Espargaro (Aprilia) – 160 pt; J. Zarco (Ducati) – 146 pt; L. Marini (Ducati) – 130 pt; M. Vinales (Aprilia) – 128 pt; A. Marquez (Ducati) – 109 pt; J. Miller (KTM) – 104 pt. ©

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