giovedì, 2 Maggio 2024

Quando conviene andare short su un’azione?

Andare short, o vendere allo scoperto, è una strategia che prevede di speculare sulla diminuzione del prezzo di un’azione o di un altro strumento finanziario. Per farlo si vende un titolo che non si possiede prendendolo in prestito da un altro soggetto, ad esempio un broker. Se il prezzo del titolo scende, è possibile riacquistarlo a un prezzo inferiore, guadagnando la differenza.

In generale, conviene andare short su un’azione quando si prevede che il prezzo diminuirà nel tempo. Questo può essere dovuto a diversi fattori, tra cui: l’insorgere di notizie negative riguardanti l’azienda. Ad esempio, se la società rilascia risultati finanziari deludenti, segnala un declino nelle vendite o affronta problemi di governance, il prezzo delle sue azioni potrebbe diminuire.

Un altro fattore potrebbe essere un cambiamento negativo nel contesto macroeconomico, come un innalzamento dei tassi di interesse o l’insorgere di una recessione economica. Infine, la stagionalità può influenzare il prezzo delle azioni.

Ad esempio, le azioni di aziende nel settore dei viaggi o dei beni di consumo di lusso tendono a ottenere risultati migliori in specifici periodi dell’anno. Se si prevedesse un calo del prezzo durante un periodo di bassa stagione, potrebbe essere opportuno puntare al ribasso. È importante notare che andare short su un’azione è un’operazione rischiosa. Se il prezzo aumentasse invece di diminuire, si potrebbero subire delle perdite significative. Perciò, ancora più importante è rispondere alla domanda opposta: quando NON conviene andare short su un’azione?

La vendita allo scoperto non è appropriata per gli investitori di lungo periodo, che puntano a generare profitti nel tempo. In questo caso, infatti, è più probabile che il prezzo dell’azione aumenti, comportando una perdita per chi ha aperto la posizione.

Andare short è anche sconsigliato se non si è effettuato un’adeguata analisi dell’azienda. Infatti, è più probabile che si facciano errori di valutazione, che possono portare a perdite significative.

In conclusione, bisogna valutare attentamente i rischi prima di aprire una posizione. In caso di dubbi, è sempre opportuno consultare un consulente finanziario indipendente. ©

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Risposta a cura di Andrea Ballantini, Io Investo SCF

Laureato in Economia, Diritto e Finanza d’impresa presso l’Insubria di Varese, dopo un'esperienza come consulente creditizio ed un anno trascorso a Londra, decido di dedicarmi totalmente alla mia passione: rendere la finanza semplice ed accessibile a tutti. Per Il Bollettino, oltre a gestire la rubrica “il punto sui Mercati”, scrivo di finanza, crypto, energia e sostenibilità. [email protected]