lunedì, 29 Aprile 2024

Gli investitori lasciano la Cina. Dove andranno i soldi nel 2024?

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La Cina perde terreno e i Paesi in via di sviluppo catalizzano sempre più l’attenzione degli investitori. Infatti, gli equilibri economici globali favoriscono la crescita degli Stati emergenti e la Finanza fiuta l’affare. Cosa potrebbe succedere nel 2024?

La Cina rallenta ma il Tech regge

La crescita economica della Cina rallenta ma Pechino continua a fare la parte del leone nel Tech. Il Prodotto Interno Lordo nazionale quest’anno farà registrare +4,6%, secondo le stime, in calo dello 0,6% rispetto all’anno scorso. Un trend negativo che potrebbe durare almeno fino al 2028. A dicembre più del 75% dei capitali stranieri arrivati nel mercato azionario cinese nei primi sette mesi ha già lasciato il Paese (Financial Times). Infatti, gli investitori globali hanno ritirato da Pechino più di 25 miliardi di dollari, scoraggiati dalla crisi immobiliare e dal rallentamento dei consumi interni.

Un calo che ha contribuito alla performance negativa dell’indice azionario di riferimento del Paese, il Csi 300, che da inizio 2023 a dicembre ha fatto registrare – 7,9%. Hang Seng di Hong Kong, invece, è sceso del 12%. Tuttavia, il settore tecnologico rimane il più dinamico e attrattivo. Infatti, le azioni Tech cinesi sono le seconde più scelte (Bank of America) dagli investitori globali. Un trend frutto di una strategia a lungo termine. Infatti, Pechino detiene la maggior parte delle materie prime critiche e dei semiconduttori disponibili nel mondo, elementi chiave della transizione. Inoltre, quest’anno investirà almeno 40 miliardi di dollari nell’Intelligenza Artificiale, una delle nuove frontiere tecnologiche.

L’Italia non può competere sul fronte delle risorse economiche, ma negli ultimi 3 mesi il comparto tecnologico è protagonista di una performance positiva in Borsa. Infatti, da dicembre 2023 ad oggi l’indice FTSE Italia All-Share Technology è cresciuto dell’11,35%, invertendo il trend negativo dei tre mesi precedenti.

Dove guarderanno gli investitori?

I Paesi in via di sviluppo del Sudest asiatico, ma anche Messico e India sono sempre più appetibili per le aziende globali. La ragione è che questi Stati hanno un grande potenziale sotto diversi punti di vista, dalla creazione di catene di approvvigionamento alla crescita della domanda. Al contrario, le prospettive a breve termine per le azioni europee nei mercati sviluppati sembrano peggiori.

«Continuiamo a preferire i titoli azionari dei Paesi emergenti rispetto a quelli sviluppati, in quanto il potenziale di rialzo degli utili e la possibilità di incentivi fiscali e monetari incrementali sono generalmente più favorevoli. Le azioni giapponesi sembrano interessanti, mentre le prospettive di crescita per la Cina sono meno positive, poiché gli sforzi per stimolare la domanda sono stati finora inefficaci», ha affermato Justin Thomson, Head of International Equity di T. Rowe Price.

Che anno sarà per la Borsa?

Il 2024 potrebbe essere un anno difficile per le Borse, dopo un 2023 positivo grazie alle buone performance dei “Magnifici Sette”. Parliamo dei titoli tecnologici americani con grande capitalizzazione, che si sono distinti per utili superiori alla media e una grande attenzione per l’Intelligenza Artificiale. Basti pensare che fino a novembre, il valore di queste azioni è cresciuto complessivamente di oltre il 70%, contro una media del 9,5%. Tuttavia, i giganti tecnologici rischiano di cadere nella mean reversion, l’inversione di trend che storicamente si verifica dopo periodi di performance superiori alla media.

«È probabile che i mercati azionari globali affronteranno difficoltà nel corso del 2024, quando il mondo passerà a un regime di inflazione e tassi di interesse tendenziali più elevati. Questa transizione potrebbe generare cambiamenti nelle aspettative di crescita degli utili, innescando meccanismi di volatilità. Quindi, bisognerà prestare molta attenzione alla gestione del rischio».

Quali settori conquisteranno gli investitori?

Le dinamiche demografiche, le trasformazioni legate al cambiamento climatico e all’intelligenza artificiale e i mutamenti delle supply chain spingono la crescita dei Paesi emergenti. Ma su quali settori si concentreranno gli investimenti della Finanza?

– Intelligenza artificiale, tecnologia in grado di aumentare la produttività di aziende e settori;

– semiconduttori e chip;

– salute;

– energia e materie prime, potenziali beni rifugio. ©

📸 Credits: Canva.com

📩 [email protected]. Il mio motto è "Scribo ergo sum". Mi laureo in "Mediazione Linguistica e Interculturale" e "Editoria e Scrittura" presso La Sapienza, specializzandomi in giornalismo d’inchiesta, culturale e scientifico. Per il Bollettino mi occupo di energia e innovazione, i miei cavalli di battaglia, ma scrivo anche di libri, spazio, crypto, sport e food. Scrivo per Istituto per la competitività (I-Com), Istituto per la Cultura dell'Innovazione (ICINN) e Innovative Publishing. Collaboro con Energia Oltre, Nuova Energia, Staffetta Quotidiana, Policy Maker e Giano.news.