sabato, 27 Aprile 2024

Il Milan compra il terreno per il nuovo stadio. San Siro ha le ore contate?

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Milan

Il Milan scende in campo con il Napoli a San Siro, mentre il destino dello storico stadio è sempre più in bilico. Il club rossonero ha speso 40 milioni di euro per l’acquisto del terreno per il nuovo impianto, dove sogna di giocare già nel 2028. L’annuncio mette definitivamente la parola fine sulla ristrutturazione della storica struttura?

Milan, il nuovo stadio avanza

Il Diavolo ha fatto un passo avanti importante nella costruzione di un nuovo impianto sportivo, ma nulla è ancora deciso. Infatti, il progetto ha ottenuto il via libera per la variante urbanistica, ma deve ancora superare le Forche Caudine della Conferenza dei Servizi. L’esito non è scontato, perché durante l’incontro si esprimeranno tutti gli attori interessati alla costruzione dello stadio, dalla Regione Lombardia al Comune, passando per i cittadini, le associazioni e gli enti di tutela. Nel frattempo, il sindaco della città, Francesco Squeri, ha avuto un incontro tecnico-operativo preliminare in Regione. Martedì, invece, ascolterà le opinioni di cittadini e associazioni di San Donato.

L’iter di approvazione durerà dai 15 ai 18 mesi e, se tutto andrà come sperato dal Milan, i lavori nell’area di San Francesco partiranno ad inizio 2026. Il nuovo stadio costerà 948 milioni di euro e ospiterà 70.000 spettatori, con 3.500 posti auto.

La ristrutturazione di San Siro è ancora possibile?

L’acquisto del nuovo terreno non spegne le speranze del Sindaco di Milano, Giuseppe Sala, di ristrutturare lo storico San Siro. Il progetto di restyling da 300 milioni di euro presentato a Milan e Inter dal Primo Cittadino, firmato dall’architetto Giulio Fenyves dello studio Arco Associati prevede:

• creazione di nuovo anello per aree vip, ristoranti, bar, sale speciali, sale stampa, meeting, etc;

• verifica e adozione di sistemi e protocolli ingegneristici per maggiore sicurezza e accessibilità;

• installazione di pannelli fonoisolanti per la gestione dell’impatto acustico;

• introduzione di tecnologie agronomiche innovative a basso impatto per il miglioramento del microclima interno;

• percorsi, aree e postazioni per persone con limitata capacità motoria;

• sostituzione dei seggiolini con sedute più larghe e comode con visori “touch” per servizi, shopping, informazioni, sicurezza;

• ricalibrazione numero posti a sedere per equilibrare il rapporto capienza/gestione/servizio;

• nuovo edificio perimetrale per accoglienza, merchandising e servizi;

• rinnovamento architettonico e urbanistico;

• organizzazione “quantistica” dei lavori: cantieri mobili e leggeri per mantenere lo stadio aperto.

Milan, il no di Berlusconi

La ristrutturazione di San Siro ha ricevuto anche un’altra bocciatura importante. Barbara Berlusconi, ex dirigente del Milan nel 2014-2015, ha definito il progetto generico e inverosimile.

«La proposta di ristrutturare San Siro? È un ulteriore modo per non far nulla. Restyling da 300 milioni di euro? Cifra troppo bassa e non credibile. Dagli studi approfonditi che avevamo fatto, costa meno farne uno nuovo», ha detto venerdì scorso la figlia di Silvio Berlusconi.

Il Sindaco di Milano, però, non si dà per vinto e punta l’attenzione sulla dimensione dei nuovi stadi progettati dai due club.

«La cosa fondamentale per le squadre è il poter fare i lavori senza allontanarsi da San Siro. Perché sono in due e andrebbero in stadi molto più piccoli. Non voglio essere né ottimista né pessimista finché non si chiarisce questo punto, ma se si dovesse chiarire che si possono fare i lavori senza prevedere il trasloco altrove dei club, a quel punto credo che potrei diventare ottimista» ha affermato Giuseppe Sala nel corso della cerimonia per i due anni dalle Olimpiadi 2026, anticipando che la prossima settimana incontrerà nuovamente Inter e Milan. ©

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