lunedì, 29 Aprile 2024

Che cosa sta succedendo al Milan

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Che cosa sta succedendo al Milan? Quali saranno le conseguenze sulla squadra rossonera, dopo l’inchiesta che la sta coinvolgendo? A chi appartiene davvero il club? Queste sono le principali domande che i tifosi del Diavolo, ma anche tutti gli appassionati di calcio, hanno iniziato a porsi dopo la perquisizione della Guardia di Finanza (GDF) nella sede societaria e nelle abitazioni di Giorgio Furlani (attuale Amministratore Delegato dei rossoneri) e del suo predecessore Ivan Gazidis. 

Proprietà, prezzo, soggetti coinvolti: su cosa indagano le Fiamme Gialle?

Oggetto dell’inchiesta delle Fiamme Gialle è il passaggio di proprietà avvenuto nel 2022, quando la società passò dalle mani di Elliot (il fondo di investimento fondato da Paul Singer che ha rilevato il Milan nel 2018) a quelle di RedBird. Diversi sono gli aspetti controversi dell’operazione, su cui gli inquirenti stanno cercando di far luce: dalla reale proprietà del Milan al prezzo della compravendita, passando per il possibile coinvolgimento “sotterraneo” di altri soggetti. 

Le comunicazioni al Cda differiscono da quelle alla FIGC

Il primo punto controverso è quello della struttura societaria di RedBird, il fondo di Gerry Cardinale subentrato a Elliot nella proprietà del Milan. All’acquisto della società, avvenuto il 31 agosto del 2022, infatti, al consiglio di amministrazione del club rossonero sono stati presentati documenti attestanti l’assetto societario dei nuovi proprietari del Milan. 

Documenti che però differiscono sensibilmente rispetto a quanto dichiarato poche settimane dopo, il 15 settembre 2022, alla COAPS (Commissione Acquisizione Partecipazioni Societarie) della FIGC (Federazione Italiana Giuoco Calcio). 

Di chi è il capitale con cui Redbird ha comprato il Milan?

Altra discrepanza al vaglio degli inquirenti è quella relativa al capitale con cui RedBird ha acquistato il Milan: nelle comunicazioni alla FIGC, infatti, il fondo di Cardinale avrebbe affermato che la maggior parte del capitale per l’acquisizione dei rossoneri sarebbe proprio, mentre secondo quanto riferito alla Securities and Exchange Commission (SEC, l’ente che vigila sulla Borsa americana), la maggior parte dei soldi arriverebbe invece da un veicolo societario non riferibile a RedBird. 

Il vendor loan di Elliot e l’ombra di Pif

Gli inquirenti indagano poi sul prezzo di vendita del Milan. All’epoca, la società passò da Elliot a RedBird per 1,2 miliardi di euro: di questi, una larga fetta – 560 milioni – prestati dal fondo di Paul Singer come vendor loan in scadenza nel 2026. Ciò, secondo la GDF, permetterebbe di fatto un controllo occulto della società da parte di Elliot, dietro a cui ci sarebbe il fondo sovrano arabo Pif (già proprietario, in Europa, del Newcastle), che ha comprato l’80% del vendor loan, con l’intenzione di trasformarlo in quote del club. 

Nel Cda Milan c’è ancora quota Elliot

A far supporre che dietro alla proprietà del Milan vi sia ancora Elliot, infine, è la composizione del consiglio di amministrazione del club rossonero, i cui componenti riconducibili al fondo americano sono rimasti al loro posto dopo il passaggio di proprietà. 

Le possibili conseguenze sul piano sportivo

Tutti questi elementi hanno fatto drizzare le antenne degli inquirenti. Naturalmente, è ancora presto per ipotizzare possibili conseguenze sul piano sportivo per il Milan: la Procura della FIGC ha acquisito gli atti, per verificare che sussistano elementi rilevanti sul piano della giustizia sportiva. Le ipotesi di reato, qualora accertate, consisterebbero nelle violazioni degli articoli 4 (violazioni dei principi “della lealtà, della correttezza e della probità in ogni rapporto comunque riferibile all’attività sportiva”) e 32, comma 5 – che regola gli adempimenti nei confronti degli organi di vigilanza – del Codice di giustizia sportiva federale. Se tali infrazioni fossero accertate, i rossoneri rischierebbero diversi punti di penalizzazione in classifica.

Remoto il rischio sanzioni dall’Uefa

Per quanto riguarda l’Europa, il rischio di sanzioni – per il momento praticamente nullo, dato che l’Uefa non sta indagando sulla vicenda – si darebbe soltanto nel caso in cui venisse riscontrata l’effettiva influenza di Elliot sul Lille, club di cui il fondo americano fu creditore in passato, ma mai proprietario. In ogni caso, il Milan si è dichiarato estraneo alla vicenda e sta collaborando attivamente con gli inquirenti per far luce sulla vicenda. ©

📸Credits: Canva

Laureato in Storia, entro in contatto con il mondo del giornalismo ai tempi dell’università attraverso testate locali, per le quali mi sono occupato soprattutto di sport, mia grande passione, ma anche di politica, attualità e temi sociali. Dal 2021 sono un giornalista pubblicista. Per Il Bollettino scrivo di sport.