domenica, 28 Aprile 2024

Pensioni, si cambia! Tutte le novità

Sommario

La Manovra 2024 introduce alcune novità per chi andrà in pensione con il metodo contributivo, ovvero che versa dal 1996. A chiarire i passaggi è la circolare Inps numero 46, dello scorso 13 marzo.

La pensione anticipata

Per accedere al diritto occorre aver compiuto 64 anni di età e accumulato 20 anni di contributi effettivi. Contributi cioè che corrispondano a periodi di lavoro reale, a differenza di altri momenti della vita nei quali si è verificata una interruzione o riduzione dell’attività lavorativa. Esempi sono la malattia, i congedi parentali, la cassa integrazione o l’infortunio.

Sale l’importo soglia

La novità è che con l’ultima legge di Bilancio è salito l’importo soglia, quello che fa maturare il diritto. Perché nel sistema contributivo la prestazione previdenziale non si ottiene sempre e comunque. Dipende dal montante contributivo e dal valore dell’assegno. Con la legge di Bilancio il minimo per la pensione anticipata arriva a 3 volte l’assegno sociale, invece di 2,8 come prima. La quota diventa così 1.603,23 euro mensili, contro i 1.496,35 precedenti.

Ulteriori tagli

Ma ci sono anche altre restrizioni sulla pensione anticipata, conseguenza dei problemi demografici dell’Italia. Se si lascia il posto di lavoro a 64 anni, l’erogazione mensile non potrà superare i 2.993 euro lordi al mese (cioè cinque volte il trattamento minimo INPS) fino ai 67 anni. Anche il requisito contributivo, fissato finora a 20 anni, è destinato a salire dal primo gennaio 2027, in parallelo con l’allungamento della speranza di vita. È stata apportata poi una terza modifica al sistema. L’erogazione della prima quota arriverà a tre mesi dalla richiesta: il primo maggio 2024.

La pensione di vecchiaia 

Si raggiunge al compimento dei 67 anni con 20 anni di contributi alle spalle. Ma serve anche qui aver superato il tetto minimo, che – per compensare l’aumento sulla pensione anticipata – si riduce al livello dell’assegno sociale, pari a 534,41 euro lordi. Al compimento dei 71 anni invece, basterà aver completato cinque anni di lavoro e di contributi effettivi per percepire la mensilità. Senza necessità di guardare all’entità dell’importo soglia.

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📸 Credits: Canva

Giornalista professionista, classe 1981, di Roma. Fin da piccola con il pallino del giornalismo, dopo la laurea in Giurisprudenza e qualche esperienza all’estero ho cominciato a scrivere per i giornali, quasi sempre online. All’inizio di cinema e spettacoli, per poi passare a temi economici, soprattutto legati al mondo del lavoro. Settori di cui mi occupo anche per Il Bollettino.