martedì, 5 Novembre 2024

Italiani in crisi, calo dei consumi e stipendi al palo

Sommario

Compriamo poco e abbiamo stipendi bassi. L’Italia è tra i Paesi europei che registrano il calo dei consumi più alto. La risposta la troviamo nel portafogli dei lavoratori e nell’incertezza degli investimenti. La flessione preoccupa per la crescita del Prodotto Interno Lordo tricolore che dipende in maniera diretta dalla spesa dei cittadini per il 58%. A testimoniarlo è il 105° Rapporto Analisi dei Settori Industriali del Research Department di Intesa Sanpaolo e Prometeia.

Consumiamo sempre meno

Le famiglie italiane oggi spendono meno rispetto al 2007, mentre in Francia, Germania e Spagna i consumi sono cresciuti. Come? Mentre il nostro Paese ha registrato il -1,1%, gli spagnoli hanno avuto performance decisamente migliori con il +2,3%. Francia e Germania invece assistono a un poderoso aumento degli acquisti rispettivamente del 12,6% e del 13,4%.  

La spesa dei cittadini

Nel 2023 i consumi in Italia, Germania e Francia sono alimentati dai costi sostenuti per servizi (rispettivamente +3.8%, +1%, +2.3%). Una voce di bilancio che rappresenta oltre la metà dei costi che ognuno affronta: il 51%. L’acquisto di beni infatti nell’ultimo anno ha registrato una riduzione dell’1,3% nel nostro Paese e del 2,8% in Germania. È però cresciuta in Francia dell’1,7% ed in Spagna del 7,7%. La media della spesa sostenuta mensilmente da ogni nucleo familiare è aumentata però dell’8,7%: 2.600 euro nel 2022, 2.400 euro nel 2021. Ciò però è solo un effetto dell’inflazione e dei conseguenti rincari.

La lenta ripresa post-pandemia

Rassicura la dinamica della ripresa post-Covid della nostra economia che rispetto al 2019 osserva l’aumento dei consumi privati di un umile 0,3%. Un dato influenzato dai sussidi e supporti alle famiglie attivi dal 2020 al 2023: Reddito di Cittadinanza, Bonus Covid, Bonus Energia, ecc. I livelli di consumo pre-pandemia però sono stati superati con risultati diversi da Francia e Spagna con l’1,3%, mentre la Germania è ancora ferma al -2,1% degli acquisti che i cittadini facevano prima dei lockdown.

Stipendi al palo

Il salario medio dei lavoratori italiani non è migliorato nel tempo. Anzi. Guadagniamo meno di quanto percepivamo oltre 20 anni fa e le retribuzioni sono nettamente inferiori rispetto a quelle francesi e tedesche. Ogni italiano, in media, ha un reddito di 25mila euro annui. I “cugini” francesi invece incassano 29mila euro l’anno e quelli tedeschi oltre 32mila euro. Un circolo vizioso che rallenta le prospettive di crescita e impoverisce i lavoratori. ©

📸 Credits: Canva

Giornalista professionista appassionata di geopolitica. Per Il Bollettino mi occupo di economia e sviluppo sostenibile. Dal 2005 ho lavorato per radio, web tv, quotidiani, settimanali e testate on line. Dopo la laurea magistrale in Giornalismo e Cultura Editoriale, ho studiato arabo giornalistico in Marocco. Ho collaborato a realizzare in Saharawi il documentario La sabbia negli occhi e alla stesura della seconda edizione del Libro – inchiesta sulla Statale 106. Chi è Stato?