giovedì, 14 Novembre 2024

Genoa e Sampdoria, via al Derby di Coppa Italia. E per il Ferraris nasce Genova Stadium Srl

Sommario
Genoa Sampdoria

Stop all’attesa. Dopo due anni, Genoa e Sampdoria tornano ad affrontarsi in campo al Ferraris per la sfida di Coppa Italia. Al di là delle tensioni che agitano alcuni facinorosi in città da giorni, i due club si stringono le mani con un accordo che ha origini lontane. Rossoblù e blucerchiati si uniscono al 50% ciascuno per Genova Stadium Srl, una newco che ha l’obiettivo di ristrutturare l’impianto sportivo principale della città.

Le promesse dei due club

Ancora pochi giorni e il progetto definitivo di ristrutturazione per lo stadio Luigi Ferraris verrà presentato al Comune di Genova, con un inoltro a Roma per la candidatura a Euro 2032. Se tutto andrà come da previsioni, la struttura resterà di proprietà comunale. Genoa e Sampdoria potranno però beneficiare di una concessione tramite project financing.

I dialoghi tra gruppo di private equity 777 Partners e la Gestio Capital Matteo Manfredi hanno portato a un punto d’incontro lo scorso 26 marzo, con l’accordo per la nascita di Genova Stadium Srl e la creazione formale avvenuta il 3 aprile. «L’obiettivo è formulare l’offerta per l’acquisto dello stadio Luigi Ferraris e la sua successiva valorizzazione», hanno fatto sapere le società in una nota condivisa.

Il progetto Penaranda

Il nuovo stadio Ferraris

A firmare il progetto per la ristrutturazione dell’impianto è l’architetto Hembert Penaranda. Il costo previsto per i lavori è compreso tra i 60 e gli 80 milioni di euro. Una spesa che servirà per aumentare la capienza fino a 33.000 posti, dagli attuali 31.000, con la costruzione di torri più alte per ospitare un ultimo piano in vetro dedicato alle tribune. Ma ne vale davvero la pena per soli 2.000 posti in più? Il vero obiettivo dell’intera operazione sembra essere anche la costruzione di più di 3.000 metri quadrati di superficie, destinata agli skybox, oltre che un ammodernamento delle gradinate e dei distinti, con l’installazione di vetri per i quattro angoli dove ospitare attività commerciali (probabile focus dell’investimento). Non poteva mancare un focus sull’ecosostenibilità. Per il fabbisogno energetico dello stadio, si prospetta l’installazione di pannelli fotovoltaici.

Obiettivo Euro 2032

Gli Europei di calcio del 2032 verranno giocati in Italia e in Turchia, con 10 stadi coinvolti in totale. Di cui 5 nel nostro Paese. Se Milano, Roma e Torino sono già praticamente assegnati, resta un punto di domanda sugli altri due impianti. Le possibili città coinvolte sono Bari, Bologna, Cagliari, Firenze, Napoli, Verona e Genova. Motivo in più che ha spinto Genoa e Sampdoria a investire sullo stadio Ferraris, con l’aiuto del Comune. Gli Europei sono infatti la terza manifestazione sportiva per importanza, dopo Mondiali e Olimpiadi. E anche in termini economici, l’impatto è netto. La Francia, ultimo Paese ad aver ospitato l’intera competizione nel 2016, ha generato un fatturato totale di 1,9 miliardi di euro (fonte: Uefa). L’edizione itinerante del 2021 ha portato ad un aumento del 28,81% del turismo a Roma, con quasi 26 milioni di euro di entrate per ristoranti, hotel, trasporti e shopping. Il PIL del Lazio è aumentato dello 0,08%. Per ciò che riguarda le occupazioni, sono stati generati 117.150 mesi di lavoro. Che equivalgono a 9.762 posti annuali full time (fonte: FIGC).©

📸Credits: Canva

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