sabato, 7 Dicembre 2024

Calcio italiano a due velocità, che divario tra Nord e Sud

DiRedazione

16 Luglio 2024 ,
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Le retrocessioni in Serie B di Frosinone e Salernitana fanno aumentare il divario tra Nord e Sud nel calcio italiano. Dalla prossima stagione, infatti, il numero di squadre del meridione presenti in Serie A sarà ancora più basso, scendendo dalle sette del 2023/2024 alle cinque del 2024/2025.

Una questione storica

Il dato, in verità, è tutt’altro nuovo e anzi è ben radicato nella storia del calcio italiano. Nei 122 campionati disputati fino a ora nel nostro Paese, soltanto nove si sono conclusi con la vittoria di squadre del Mezzogiorno, dove sono soprattutto Roma e Napoli (tre titoli a testa) a opporsi al dominio calcistico del Nord.

Al Sud si fallisce di più

Allargando lo sguardo all’intero calcio professionistico del Paese, delle 100 squadre distribuite tra Serie A, B e C quelle provenienti dal Sud sono 34 e giocano per lo più nella terza serie. E sono quelle che falliscono di più: metà degli oltre 180 fallimenti societari avvenuti dal 2000 a oggi riguardano realtà del Sud Italia.

Il calcio è lo specchio del Paese

Si tratta di una tendenza che è simile a quella dell’economia del Paese. In tal senso, il quadro descritto annualmente dall’Associazione per lo Sviluppo del Mezzogiorno SVIMEZ evidenzia come tra il Nord e il Sud del Paese vi siano fortissime disparità nello sviluppo economico, nelle infrastrutture e nei servizi.

Il Sud attrae pochi investimenti

Questo, a sua volta, rende poco attrattivo il Meridione per gli investimenti. Anche nel calcio e anche da parte dei capitali stranieri che, negli ultimi anni, hanno rilevato tante società italiane ma che raramente puntano gli occhi su società del Sud. Il Palermo, di proprietà del City Football Group, e il Catania – posseduto dall’italo australiano Rosario Pelligra – sono due casi eccezionali. ©

📸Credits: Canva

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La maggior parte delle squadre della Serie A viene dal nord Italia, a cosa è dovuto questo divario territoriale?