Si apre domani nel capoluogo lombardo la Fashion Week della moda donna che vede il ritorno non solo delle sfilate in presenza ma anche di grandi nomi del settore. Tra questi, due big del colosso francese del lusso Kering: Bottega Veneta e Gucci. Il gruppo, quotato alla borsa di Parigi, ha chiuso il 2021 con numeri da record: fatturato superiore ai 17,6 miliardi di euro (+35% rispetto al 2020) e utile netto di 3,17 miliardi. Tra i numeri di Kering spicca proprio il marchio Gucci, che ritorna alla kermesse meneghina dopo due anni di assenza, con ricavi per 9,731 milioni di euro.
OTB Group
Ad aprire la line-up il 23 febbraio sarà Diesel, che per la prima volta entra nel calendario di Milano Moda Donna. Il marchio vicentino fa parte dell’OTB Group di Renzo Rosso, presente sulle passerelle della Fashion Week anche con i brand Jill Sander, acquistato a inizio 2021, Marni e Maison Margiela. Proprio quest’ultimo è il protagonista della performance positiva del gruppo che ha chiuso l’esercizio 2021 con oltre 1,5 miliardi di euro di ricavi. Il marchio francese ha contribuito con un aumento del suo fatturato del 25% rispetto al 2020. Ma il debutto per Only The Brave non si limita alle passerelle: recentemente il presidente e fondatore Renzo Rosso ha dichiarato che nel 2024 il gruppo potrebbe raggiungere una dimensione adeguata alla quotazione in Borsa.
LVMH
Subito dopo Diesel, sfilerà un’altra holding francese del lusso: Lvmh con il marchio Fendi. Numeri stellari anche per il gruppo di Bernard Arnault, che lo scorso anno ha acquisito anche il 60% della milanese Etro: utile netto a 12 miliardi di euro, vendite pari a 64,2 miliardi (+44% rispetto al 2020). Del resto Lvmh, quotato al CAC 40, rimane uno dei titoli più difensivi del settore lusso: negli ultimi due anni ha prodotto rendimenti cumulativi per gli azionisti di circa l’80%.
Aeffe
Sempre nella prima giornata, si vedrà in passerella anche l’italiana Aeffe con il brand omonimo della fondatrice, Alberta Ferretti, e, nei giorni successivi, con le consociate Moschino e Philosophy di Lorenzo Serafini. L’azienda romagnola ha chiuso in positivo il 2021 (ricavi per 324,6 milioni di euro) ma in calo rispetto ai livelli pre-pandemia (-7,6%).
Prada
Il 24 febbraio sarà la volta di Prada. Anche per la holding milanese il 2021 è stato un anno da record: fatturato a 3,36 miliardi di euro, in crescita del 41%. E il gruppo pare anche voler ampliare il panorama del suo business: l’a.d. Fabrizio Bertelli si è detto pronto a mettere le risorse per rilevare l’Ortofrutticola di Marradi, storica azienda toscana che produce marron glacé in crisi da diversi mesi.
Bluemarine
Lo stesso giorno in passerella anche Bluemarine, acquisito da Eccellenze Italiane Holding nel 2020. Nonostante la brusca frenata dovuta alla pandemia, nelle previsioni del patron Marco Marchi il brand potrebbe raggiungere i 50 milioni di fatturato nel 2023. E il gruppo, in attesa del momento giusto, accarezza l’idea di quotarsi in Borsa.
Tod’s e Versace
Altri due big saranno alla kermesse milanese il 25 febbraio: Tod’s e Versace. Dopo l’ottima performance del 2021 (fatturato pari a 883,8 milioni di euro), il marchio di Diego Della Valle ha visto gli analisti di Intesa aumentarne l’outlook per il 2023 dell’8,9%. In crescita anche le previsioni di Capri Holdings, che possiede il marchio della medusa: per quest’anno fatturato stimato a circa 5,56 miliardi di dollari contro i precedenti 5,4.
I debuttanti
Grande attesa per il debutto di Palm Angels e Ambush, brand della holding italiana New Guards Group, acquisita dal colosso delle vendite online Farfetch. Il gruppo, quotato al NYSE, ha recentemente fatto il suo ingresso nel mercato della bellezza acquistando il marchio di culto Violet grey.
Dolce&Gabbana
Nuovo capitolo anche per Dolce&Gabbana, che sarà sulle passerelle della Fashion Week il 26 febbraio. Con l’internalizzazione del settore beauty, il brand sviluppa una nuova linea di business. Per la Borsa invece non è ancora il momento. L’a.d. della casa di moda milanese, Alfonso Dolce, ha escluso la quotazione, senza però chiudere definitivamente quella porta.
Ferrari
E a proposito di chiusure, la settimana si concluderà con il debutto ufficiale in Calendario di un marchio storico italiano: Ferrari. L’azienda di Maranello aveva presentato la linea moda lo scorso giugno nella sua sede. La diversificazione del Cavallino non sembrava però aver persuaso il mercato: il titolo aveva perso il 2,5%. Ora, a distanza di sei mesi, vedremo se la passerella milanese convincerà buyer e investitori.
Sara Zolanetta
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