Modernità è sinonimo di innovazione costante. Non tutti sanno però che molte delle moderne scoperte tecnologiche nascono in Artide e Antartide. Nel Dirigibile Italia, al Polo Nord, il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) conduce ricerche su ambiente e climate change. Tra gli orsi polari i ricercatori studiano fisica e chimica dell’atmosfera.
Le ricerche in Antartide
Al Polo opposto della Terra, nella Base Concordia, il freddo pungente diventa un’opportunità per approfondire l’adattamento a ambienti ostili, la storia e lo stato di salute del Pianeta. L’Antartide è infatti il sito ideale per studiare biomedicina, sismografia e biomagnetismo. Ma è anche un ponte per lo Spazio, la nuova frontiera. Le temperature di – 65 °C rendono il luogo simile ai Pianeti che l’uomo vorrebbe abitare, per questo la European Space Agency lo ha scelto per i propri test. Qui inquinamento atmosferico e luminoso sono bassi, favorendo studi di astronomia, in particolare l’osservazione della corona solare (parte più esterna dell’atmosfera della stella). Con i carotaggi (ghiaccio scavato fino a 2.700 metri di profondità) i ricercatori costruiscono l’archivio climatico della Terra dell’ultimo milione e mezzo di anni.
Gaia Blu, laboratorio galleggiante del CNR
La nave Gaia Blu solca i mari per calcolare l’impatto dell’uomo sui fondali e le conseguenze per la biodiversità. Al tempo stesso, la ricerca implementa la robotica marina, tema sul quale il CNR si concentrerà nei prossimi anni. ©