venerdì, 26 Aprile 2024

Bitcoin, scam e Open Exchange: cosa succede nel mondo delle Crypto?

Sommario
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Bitcoin cresce e l’universo delle monete digitali si arricchisce di una nuova piattaforma che accende la speranza degli investitori truffati o avventati. Ma compaiono anche nuove potenziali frodi. È la fotografia attuale del mondo Crypto, che sottolinea tutte le potenzialità ma anche le contraddizioni e i pericoli che accompagnano queste valute. Infatti, a buoni profitti e sicurezza delle transazioni spesso si contrappongono volatilità e inaffidabilità.

Bitcoin, volano i profitti della Crypto

Il CoinDesk Bitcoin Price Index, indice di riferimento per il prezzo spot di BTC, indica una crescita a gennaio dello 0,66% rispetto al mese precedente e del 6,4% su base annuale. Un risultato che supera le aspettative degli economisti.

Token Dingo, un nuovo scam?

L’agenzia di cybersecurity Checkpoint ha classificato il token Dingo come una potenziale truffa a causa di una funzione nascosta negli smart contract che permetterebbe di manipolare le commissioni per ogni transazione. La stringa di programmazione “setTaxFeePercent” scoperta potrebbe aumentare le spese a carico dei trader fino al 99%.

«Sappiamo tutti che il 2022 è stato un anno difficile per il mercato delle Crypto. Tuttavia, quando abbiamo visto un token salito del 8400% quest’anno, abbiamo dovuto indagare il progetto. Abbiamo esaminato il Dingo Smart Contract e rapidamente trovato che sembrava essere una truffa», si legge in una nota di Checkpoint.

Open Exchange, una nuova piattaforma per il recupero dei crediti Crypto

Open Exchange è sulla rampa di lancio, una potenziale buona notizia per i trader che hanno investito in piattaforme fallite. Infatti, la nuova azienda che nasce dalle ceneri di 3 Arrows Capital mira a far ottenere alle persone rimaste con il cerino, o meglio la criptovaluta, in mano un credito riconosciuto come margine. Parliamo del quantitativo minimo depositato sul proprio portafoglio per operare sul mercato del forex trading.

Attualmente il sito è online, ma il trading non è operativo. Sappiamo però che il token primario di scambio sarà FLEX. La pagina web di Open Exchange mostra i loghi di piattaforme fallite come 3AC, Blockfi, Celsius, Genesis, Holdnaut, FTX, Blockfi, Voyager, Mt Gox, Vauld e Zipmex.

La lista d’attesa per la nuova piattaforma gestita da due manager di Coinflex exchange e dai fondatori della ex 3 Arrows Capital è aperta, annuncia su Twitter uno di loro, Su Zhu.

Il padre di 3AC sottolinea che l’obiettivo del nuovo progetto è costruire qualcosa che «prenda tutto il dolore, lezioni, e lo usa per favorire lo sviluppo delle Crypto».

«È stato un periodo buio, e non siamo stati perfetti nel modo in cui abbiamo gestito la caduta, ma eravamo determinati a fare tutto il possibile», ha aggiunto Zhu in merito al fallimento della precedente esperienza.

La storia di 3 Arrows Capital e le reazioni social

Three Arrows è la prima grande società di valute digitali a chiudere i battenti. La ragione è il crollo delle Crypto Luna e TerraUSD a maggio 2022.

Un mese dopo, l’azienda ha presentato istanza di fallimento nelle Isole Vergini britanniche. I giudici hanno nominato i liquidatori per pagare i debiti societari ma difficilmente tutti gli investitori verranno risarciti.

La storia spiega le molte reazioni negative degli utenti dei social media alla notizia, alcuni dei quali hanno espresso disgusto.

📩 [email protected]. Il mio motto è "Scribo ergo sum". Mi laureo in "Mediazione Linguistica e Interculturale" e "Editoria e Scrittura" presso La Sapienza, specializzandomi in giornalismo d’inchiesta, culturale e scientifico. Per il Bollettino mi occupo di energia e innovazione, i miei cavalli di battaglia, ma scrivo anche di libri, spazio, crypto, sport e food. Scrivo per Istituto per la competitività (I-Com), Istituto per la Cultura dell'Innovazione (ICINN) e Innovative Publishing. Collaboro con Energia Oltre, Nuova Energia, Staffetta Quotidiana, Policy Maker e Giano.news.