lunedì, 29 Aprile 2024
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patate

Un tempo considerate l’alimento povero per eccellenza, ormai le patate non sono più un cibo per le tasche di tutti. Le motivazioni dietro i rincari sono diverse. Gli scarsi raccolti dovuti alla siccità hanno fatto schizzare in alto i prezzi e calare i consumi, ma è stata l’alluvione in Emilia-Romagna a dare il colpo di grazia al settore. E ora sul mercato nazionale sono i prodotti francesi a spadroneggiare.

I prezzi folli delle patate

Un euro e dieci centesimi al chilo. È il prezzo record che hanno raggiunto le patate novelle francesi sui banchi alimentari. E la situazione non migliora se scegliamo altre varietà. Le siciliane, ad esempio, costano tra 1 e 1,10 € al kg. D’altra parte, l’alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna fa sì che ormai trovare patate romagnole nei mercati sia sempre più difficile. Nelle prossime settimane la situazione prezzi dovrebbe migliorare, secondo le stime degli agricoltori, ma rimane l’incognita maltempo.

Le ragioni del caro patate

Il clima è il principale responsabile del fenomeno. L’offerta è scarsa nonostante la domanda in calo rispetto allo scorso anno, dal momento che i raccolti fino ad oggi hanno reso molto meno rispetto alle stime degli agricoltori. Infatti, maltempo e siccità hanno dimezzato i quantitativi di questi tuberi. In particolare, l’evento che ha influito maggiormente sulla produzione nazionale è l’alluvione in Emilia – Romagna, a causa del quale il raccolto della Regione ancora non è iniziato.

Ma il maltempo non ha risparmiato neanche altre aree, come la Puglia, che ha visto la sua produzione di patate scendere sensibilmente rispetto allo scorso anno. Così, con le scorte ai minimi storici, il mercato viene invaso da prodotti esteri. D’altronde, i problemi erano già cominciati l’estate scorsa, che si è contraddistinta per il clima molto secco. Di conseguenza, le patate sono cresciute più velocemente e sono arrivate sul mercato prima del solito. Allo stesso tempo, i confezionatori sono stati costretti ad aumentare le importazioni, pagando prezzi maggiori per avere prodotti di qualità. Molti di questi costi aggiuntivi sono poi ricarduti sul consumatore finale.

L’invasione francese

Il mercato nazionale delle patate è stagnante e i consumi calano. Inoltre, l’aumento del prezzo dei prodotti Made in Italy apre la strada a sostituti dall’estero. In particolare, aumentano gli acquisti di tuberi francesi, che battono i concorrenti italiani sul mercato grazie a prezzi più competitivi. Infatti, costano appena 0,80/0,90€ al kg. Una concorrenza sleale, perché il Paese Transalpino, al contrario dell’Italia, può utilizzare l’anti-germogliante nelle sue coltivazioni. In questo modo, i cugini d’Oltralpe sono in grado di prolungare i tempi di conservazione e commercializzazione dei prodotti, potendo tagliare i costi. ©

📸 Credit: Canva

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